csm_projektion-2060-titelbild_67d06c09c9

Germania 2060: i protestanti e i cattolici saranno la metà

Il Centro di ricerca Generationenverträge (Fzg) dell’Università Albert-Ludwig di Friburgo ha presentato per la prima volta una ricerca che delinea scenari allarmanti tema di «presenza cristiana»in Germania. 

Nei prossimi quarant’anni protestanti e cattolici potrebbero addirittura dimezzarsi

L’indagine pubblicata lo scorso tre maggio è importante per «Comprendere il segno dei tempi, adattarsi ai cambiamenti e guardare al futuro. Invita a porsi delle domande sull’oggi per gestire il domani», hanno dichiarato il presidente del Consiglio della Chiesa evangelica luterana in Germania (Ekd), Heinrich Bedford-Strohm e il presidente della Conferenza episcopale tedesca, il cardinale Reinhard Marx.

Per le 20 chiese protestanti e i 27 vescovadi cattolici tedeschi sono dunque previsti tempi duri?

I dati affermano che ci saranno circa 20 milioni di fedeli cristiani in meno (10 mila per parte), nelle città e nelle campagne tedesche: un danno non solo vocazionale, comunitario, ma decisivo anche per le entrate finanziarie delle diverse comunità. 

Il dimezzamento del numero di cristiani è legato – sembra dire la ricerca – alla secolarizzazione, dunque ai comportamenti, diversi rispetto al passato, in tema di sacramenti, come «il mancato battesimo (il 77% in meno rispetto al passato, sia nelle famiglie cattoliche sia protestanti), alle inevitabili uscite di membri di chiesa dalle comunità (nel 2017 nella sola chiesa cattolica si sono persi 167.504 fedeli e ne sono entrati meno di 10mila), e infine ai normali fattori demografici legati alle nascite e alle mortalità». 

I dati emersi in questi ultimi cinque anni sono stati raccolti sotto la direzione del professor Bernd Raffelschüschen con la collaborazione scientifica di David Gutmann Fabian Peters.

«Il declino del numero di contribuenti ecclesiastici produrrà un effetto pericoloso: le entrate non cresceranno allo stesso ritmo delle spese e le chiese e dovranno affrontare un aumento di costi difficilmente sostenibile, soprattutto nell’area delle risorse umane», ha affermato Bernd Raffelhüschen, e ha proseguito «l’analisi chiarisce anche che le chiese continueranno ad avere risorse da trasformare nei prossimi due decenni. Queste però dovranno essere usate con saggezza», ha concluso.

Oggi sono 44,8 milioni i cristiani presenti in Germania: 23,3 cattolici e 21,5 milioni evangelici.  La proiezione fatta al 2060, «descrive una tendenza che era già stata prevista qualche anno fa – affermano ancora Bedford-Sthrom e Marx –. Forse non saremo in grado di cambiare questa inevitabile débâcle ma ci sono altre cose che possiamo fare, ad esempio rafforzare la presenza delle nostre chiese sul territorio. Nella vita delle chiese, tuttavia, essenziale è trasmettere la Parola evangelica.La Germania, poi, sarebbe più povera senza i cristiani che operano e lavorano nel sociale e nelle opere diaconali, e sono davvero tanti», affermano. 

Nel 2035, informa infine la ricerca «I cattolici saranno 18,6 milioni e gli evangelici protestanti 16,2 milioni.Nel 2060 i numeri cambieranno, i cattolici saranno 12,2 milioni e gli evangelici 10,5 (22,7 milioni in tutto). Nel 2060, tuttavia,quella cristiana continuerà a essere la comunità di fede più grande in Germania»

A causa di flussi migratori dai paesi esteri emerge infine che la chiesa cattolica perderà un numero leggermente inferiore di membri di chiesa, rispetto a quella protestante.