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Una fede capace di benedire Dio

Questo è il nostro Dio; in lui abbiamo sperato, ed egli ci ha salvati
Isaia 25, 9

Benedetto sia il Signore, il Dio d’Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo
Luca 1, 68

Nel versetto tratto oggi dal vangelo di Luca, è espressa una benedizione. La benedizione non è un sinonimo della lode, anche se spesso nella Bibbia vanno insieme. La lode ha un verso di marcia, va dall’uomo a Dio; mentre la benedizione ha più flessibilità, l’uomo può benedire Dio, ma anche Dio benedice l’umanità. La lode esprime qualcosa che scaturisce da ciò che Dio è e fa per l’uomo, la benedizione può essere preventiva, può scaturire dalla fede, dalla fiducia, dalla certezza che Dio è fedele e ascolta la voce dei suoi figli e figlie. Quando è Dio a benedire, Egli fa una promessa, e anche se il tempo tra la benedizione e il suo compimento può dimostrarsi lungo e burrascoso, Dio alla fine mantiene la sua parola.

Questo accade sempre nella Scrittura, ma ciò non è confinato ai tempi della Bibbia, perché il potere di questa fede ha accompagnato la storia fino ai giorni nostri. Pensate al discorso di Martin Luther King jr. “Ho avuto un sogno” e al progresso del popolo afroamericano che ne è scaturito. Durante i tumulti che precedettero la caduta dell’Apartheid in Sudafrica, Desmond Tutu, il vescovo anglicano premio Nobel per la pace, mentre predicava nella sua cattedrale piena di fedeli e di polizia armata disse ai militari: “voi siete potenti, molto potenti, ma non siete Dio. Io servo un Dio di cui non ci si può fare beffa. Allora, poiché voi avete già perso – siccome avete già perso – vi invito a venire e unirvi alla parte vincente”. Alla fine, l’Apartheid in Sudafrica crollò per sempre.

La fede che crede nel compimento delle promesse di Dio, la fede che è capace di benedire Dio non sulla base della visione, ma fondandosi su una profonda conoscenza di Dio che scaturisce da una solida relazione con Lui, e che quindi pone una incrollabile fiducia in lui, questa fede è capace di ispirare coraggio, di darci una fede visionaria e vittoriosa, e di farci diventare quel tipo di credenti e quel tipo di comunità di fede che cambiano la storia umana.