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Anatomia di un soldato

Il 9 dicembre 2019 il Washington Post ha pubblicato centinaia di interviste confidenziali ad alti funzionari statunitensi sulla guerra in Afghanistan portata avanti dagli Stati Uniti. Più di 2.000 pagine di note, trascrizioni e registrazioni audio che hanno fatto emergere i fallimenti alla radice del conflitto armato. Un’inchiesta sconvolgente su un conflitto costato intorno ai 930 miliardi di dollari, nel quale sono morti ad oggi 2.000 soldati americani e uccise più di 150 mila persone, di cui 43 mila civili. 18 anni dopo, il conflitto più costoso e longevo degli Stati Uniti d’America ha sconvolto l’opinione pubblica del paese per colpa dell’inganno architettato sia dal governo che dall’esercito.

Tom Barnes è un soldato britannico che va a combattere in Afghanistan e durante una missione salta per aria per colpa di un ordigno. Latif e Farudin sono amici d’infanzia le cui strade si dividono nel nome di una guerra santa così attuale e spaventosa.
Ma Tom, Latif e Farudin non sono solo tre uomini, tre combattenti, tre protagonisti. Sono scelte, sono rinunce, sono stivali e portafortuna, bombe a mano, lacrime di madri sfinite, sacche colme di plasma, baci, lenzuola per coprire cadaveri, radio ricetrasmittenti, ordini di morte, orgoglio, batteri, dolore, speranza, fatica, fede, paura e amore.

Anatomia di un soldato è la storia quotidiana di un Paese in guerra raccontata con un’originalità potente e inaspettata. 45 capitoli che narrano la storia di Tom, Latif e Farudin attraverso gli oggetti testimoni della guerra, della vita sul campo: la borsa della madre di Tom, nella stanza di ospedale in cui è ricoverato, la scarpa da ginnastica di Latif, l’ordigno costruito dalla milizia con tutta la sua storia e le sue conseguenze nel mondo, la bici di Faridun, la sega che amputa una gamba malmessa, la protesi che la rimpiazza. Una narrazione corale asciutta e lineare, un elenco feroce e soggettivo, una lista infinita di oggetti, dettagli, aspetti protagonisti e indecifrabili che raccontano la guerra nel suo dramma, nella sua realtà.

Dentro queste pagine la guerra pulsa, ha l’anima arresa di un soldato in fin di vita e il cuore all’erta di altri ragazzi pronto a resistere, ad attaccare e uccidere. Esistenze sul filo, sull’orlo di una scelta più grande, di un sistema gigante che non prende in considerazione il singolo ma solo l’obiettivo finale. Quella di Harry Parker (1983) è un’autobiografia spezzata. Figlio di un generale inglese che è stato vicecomandante delle forze Nato in Afghanistan, si è arruolato a sua volta nell’esercito. Un racconto sincero in cui mette l’insieme di tutto quello che gli è rimasto e di ciò che ha dovuto lasciare sul campo, sul letto di un ospedale, in un paese lontano come l’Afghanistan. Un’epopea che si fa racconto e tenta di rispondere a domande importanti e necessarie: cos’è davvero la guerra? Come si porta la pace attraverso la guerra? Che importanza hanno certi tipi di oggetti rispetto alle diverse parti del mondo in cui vengono usati? Siamo i salvatori o i nemici?

Anatomia di un soldato, Harry Parker, SUR, 349 p, 17,50 euro