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Premiazione Premio Strega 2020

«Il colibrì è tra gli uccelli più piccoli al mondo. Ha la capacità di rimanere quasi immobile a mezz’aria grazie a un frenetico e rapidissimo battito alare, dai 12 agli 80 battiti al secondo. La sua apparente immobilità è frutto piuttosto di un lavoro vorticoso che gli consente anche, oltre alla stasi assoluta, prodezze di volo inimmaginabili per altri uccelli come volare all’indietro…», si legge nella presentazione di Colibrì di Sandro Veronesi edito da La Nave di Teseo e dove il protagonista (il colibrì) che l’autore ha chiamato Marco Carrera affronta una vita frastagliata, intensa, audace, un racconto che ha portato la giuria del Premio ad assegnare per questa settantaquattresima edizione dello«Strega» il podio al romanzo di Veronesi. 

Secondo podio (Caos calmo – 2006) per lo scrittore fiorentino.

La vita di Marco Carrera (il protagonista) è costellata da perdite, dolore; in un mondo dove il passato sembra trascinarlo sempre più a fondo come un mulinello d’acqua. Eppure Carrera non precipita. Il suo è un movimento frenetico, ideale per rimanere saldo e fermo, anzi per risalire, attraverso straordinarie acrobazie esistenziali.

Il secondo classificato in questa edizione dello Strega è Gianrico Carofiglio con «La misura del tempo» (Einaudi Stile Libero). In corsa c’erano: Valeria Parrella con Almarina, Gian Arturo Ferrari con Ragazzo italiano, Jonathan Bazzi con Febbre e Daniele Mencarelli (vincitore del Premio Strega giovani) con Tutto chiede salvezza.