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Una nuova sinergia per Mediterranean Hope nella Piana di Gioia Tauro

Una nuova collaborazione sul campo a Rosarno per Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia. E’ stato infatti siglato negli scorsi giorni un protocollo d’intesa con l’associazione Coopisa.
L’associazione Coopisa – cooperazione in sanità – si occupa principalmente della gestione di progetti Sprar attivi in quattro comuni nella zona di Reggio Calabria (Sant’Alessio in Aspromonte, Laganadi, Campo Calabro e San Roberto), per lo più di progetti per famiglie e/o singoli particolarmente vulnerabili.
Da un anno circa la onlus ha anche avviato Bet-Health (Better Health), un progetto di assistenza sanitaria per i migranti che vivono negli insediamenti informali della Piana di Gioia Tauro, realizzato con fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese.
«L’idea – spiega Laura Sammarco, coordinatrice di Better Health– è quella di una clinica mobile itinerante che visita zone diverse (tendopoli di San Ferdinando, Insediamenti informali di Contrada Testa dell’Acqua – Rosarno e casolari di Contrada Russo – Taurianova) durante le due uscite settimanali per fornire supporto continuativo a ragazzi che, per ragioni di documenti o di difficoltà linguistica, non riescono ad accedere all’assistenza pubblica. L’equipe mobile è formata da medici, mediatori, che svolgono un’attività fondamentale di contatto e gestione della relazione – e autista logista (oltre che dal back-office)».
La Fcei attraverso Mediterranean Hope supporterà l’attività dell’organizzazione con la presenza di un proprio mediatore “sul campo” e incontri periodici per valutare l’intervento svolto e la situazione in generale dei lavoratori braccianti che ancora, purtroppo, vivono nei “ghetti” della Piana di Gioia Tauro.