istock-1188510140

Giornata mondiale contro l’AIDS. Solidarietà globale, responsabilità condivisa

Il 1° dicembre si celebra la Giornata mondiale contro l’AIDS. Il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), da sempre impegnato sul tema, ospita un servizio di preghiera online dal titolo “Solidarietà globale, responsabilità condivisa”.

Sono disponibili inoltre altri materiali, un podcast, preghiere e riflessioni su come le persone, in particolare donne, ragazze e comunità vulnerabili, continuano a subire ingiustizie a causa della pandemia di HIV o del covid-19. A partire da un punto di vista spirituale, il servizio di preghiera intende partire dalla domanda: come possiamo, seguendo Gesù, superare queste difficoltà?

«Ricorderemo gli oltre 30 milioni di persone morte di AIDS dall’inizio della pandemia di HIV e i quasi 40 milioni di persone che attualmente vivono con l’HIV – si legge nella presentazione dell’iniziativa –. Nonostante i notevoli progressi compiuti negli ultimi decenni, 13 milioni di bambini, giovani, donne e uomini, che hanno urgentemente bisogno di farmaci salvavita, non hanno accesso alle cure».

L’attenzione del Cec in questa Giornata è rivolta alle comunità di fede in prima linea nella mobilitazione, nella cura, nell’istruzione, nell’apprendimento e nella convivenza con persone affette da HIV. “La preghiera è anche un’opportunità per riaffermare l’impegno delle persone di fede a rafforzare la solidarietà globale e la responsabilità condivisa per sconfiggere l’AIDS” conclude la nota.

Partecipa al servizio di preghiera online nella Giornata mondiale contro l’AIDS, 1 dicembre, ore 16.30 a questo link: World AIDS Day, 1 December 4.30 PM Central European Time


Per ulteriori approfondimenti:

Materiali

WCC-EAA Pagina della rete del CEC “Ecumenical Advocacy Alliance”

WCC-EHAIA Pagina della “Ecumenical HIV and AIDS Initiatives and Advocacy”

UNAIDS World AIDS DAY Report – Rapporto mondiale, in lingua inglese

Campagna inter-fedi 13 Million Campaign, l’appello per garantire una vita lunga e sana a tutte le persone sieropositive. La campagna “13 milioni” coinvolge leader religiosi, individui e comunità per promuovere l’accesso ai servizi sanitari per i 13 milioni di bambini, donne e uomini con l’HIV che non sono ancora in trattamento antiretrovirale.