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Patrick Zaki, prolungata la detenzione

Prolungata di altri 45 giorni la detenzione in Egitto di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna detenuto esattamente da dieci mesi con vaghe accuse che lo tacciano di propaganda sovversiva.

Zaki è in detenzione da quando il 7 febbraio era stato fermato all’aeroporto del Cairo di ritorno in Egitto da Bologna dove, all’ateneo Alma Mater, seguiva un master biennale in studi di genere.

La custodia cautelare in Egitto puo’ durare due anni e dopo una prima fase di cinque mesi di rinnovi quindicinali ritardati dall’emergenza Covid, ora i prolungamenti sono di 45 giorni.

Questa volta si respirava un cauto ottimismo dopo la scarcerazione nei giorni scorsi di tre dirigenti dell’Eipr – Iniziativa egiziana per i diritti personali-, la ong impegnata nella tutela dei diritti umani con cui il ragazzo aveva collaborato in passato.

Giovedì c’era stato il rilascio del direttore esecutivo della stessa Eipr Gasser Abdel Razek, di quello per la Giustizia penale, Karim Ennarah, e del responsabile amministrativo, Mohamed Basheer, arrestati tra il 15 e il 19 novembre con l’accusa di sostegno ad «un’organizzazione terroristica».

E invece ancora una volta la decisione è negativa.