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Fra stelle e giocattoli

Il 31 dicembre 2020 è mancato Giovanni Peyrot, poliedrico personaggio che ha dedicato tempo e passione a molte iniziative che oggi rimangono a disposizione della società.

Nato nel 1935 ha lavorato per 30 anni all’ospedale Agnelli di Pinerolo, come apprezzato urologo, ambito di cui è stato anche primario.

Ma al di là della sua attività lavorativa, Peyrot ha dato il via a due importanti realtà lusernesi: l’associazione culturale Urania con il relativo osservatorio astronomico e il museo civico del Gioco e del Giocattolo. Inoltre è stato autore di alcuni libri, tra cui la storia dei rifugiati russi a Villa Olanda a Luserna San Giovanni. «La passione per l’astronomia nacque in lui certamente a seguito dell’amor per la scienza in tutte le sue forme ed espressioni – ricorda Sergio Lera, attuale presidente dell’associazione Urania –, e con la presenza in valle dell’amico Beppe Ellena, decano della materia scientifica in Piemonte, seguì le sue orme nel realizzare presso la propria abitazione una struttura osservativa provvista di strumentazione e della cupola mobile e apribile in direzione della volta celeste.

Negli anni ’80, con Beppe e ad altri appassionati della scienza creò l’Associazione culturale Urania, prendendo spunto dalla Musa greca dell’Astronomia.

L’associazione prese vita con la stesura e presentazione dello statuto il 18 novembre 1989.

I primi incontri di carattere culturale si svolsero nella sede provvisoria di via Roma a Luserna San Giovanni in un locale facente parte della struttura comunale, ma in breve s’individuò nella zona denominato “Il Colletto” una possibile sede stabile presso l’abbandonata struttura della scuola locale dei Gonin … acquisto, che fu realizzato nel 1990». Con questo passo l’associazione fa un salto in avanti. «Da quella data iniziò la costruzione degli ambienti associativi e, tra questi, la sala del planetario, il primo in Piemonte, e la prima parte del museo della scienza astronomica.

L’inserimento di altri soci illustri, quali ad esempio: i fisici dell’università di Torino, Luigi Briatore e Piero Galeotti elevarono l’associazione all’illustre rango per la quale era stata costituita.

La sua opera proseguì sino al 2003 dopo il completamento della specola principale e del nuovo edificio adiacente alla scuoletta dei Gonin con l’inaugurazione ufficiale del 2002 alla presenza del sindaco Piergiorgio Ghibò e di Piero Bianucci giornalista scientifico de “La Stampa” di Torino».

All’inizio degli anni 2000 Peyrot, dopo aver visto stabilizzarsi l’associazione Urania, si impegna sul fronte dei giochi e dei giocattoli. A ricordare questo passaggio è Livio Bruera, sindaco di Luserna San Giovanni per due mandati. «Alla fine degli anni ’90 Peyrot si presentò in comune dall’allora sindaco Piergiorgio Ghibò, per trovare il modo per esporre al pubblico i suoi giocattoli, tantissimi. Si optò per il vecchio Palazzo comunale dell’antica Luserna. Al piano primo due grandi alloggi furono destinati al Museo del giocattolo, che fu poi gestito a lungo dallo stesso fondatore, per venire poi donato al comune di Luserna San Giovanni con atto ufficiale nel 2017.

Teneva molto al suo paese – prosegue Bruera –. Gli sarebbe piaciuto che Luserna venisse raccontata nella sua radice storico-culturale in modo più approfondito, in una lettura attuale senza antagonismi e prevaricazioni; gli sarebbe piaciuto raccontare le storie di singole famiglie che nel tempo hanno fatto storia di Luserna. Se avesse avuto qualche anno in meno avrebbe voluto collaborare con noi che eravamo all’epoca amministratori e amici. Il suo carattere e il suo modo di porsi ricordavano molto personaggi di un tempo: ha realizzato le idee nelle quali credeva con determinazione, tenacia e coerenza».