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L’invito alla conversione

Purifica il tuo cuore dalla malvagità, affinché tu sia salvata. Fino a quando albergheranno in te i tuoi pensieri iniqui? 
Geremia 4, 14c 

Giovanni disse: “Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento”
Luca 3, 8

Il comando “Fate” è preceduto da un invito: «Preparate la via del Signore. Ogni valle sarà colmata e ogni monte e ogni colle sarà spianato» (Luca 3, 4-5). Questa parola di Dio investe Giovanni Battista e si incarna poi in Gesù di Nazareth, figlio del falegname e di Maria. Essa entrerà nelle pieghe della storia con le sue miserie umane e i suoi “poteri” oppressivi, trasformandola. Proprio come aveva scritto Isaia nella sua profezia: «Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l’ho mandata» (Isaia 55, 10-11).

Per sentire la presenza di Dio nei momenti bui e difficili della nostra vita è indispensabile la voce del profeta. Dando risonanza all’antica profezia, il Battista indica il senso della nostra esistenza di uomini e donne. Una via appianata che conduce alla salvezza donata gratuitamente da Dio in Gesù. Solo Luca, a differenza degli altri evangelisti, afferma «Ogni creatura vedrà la salvezza di Dio». A tutti gli uomini e a tutte le donne di ogni tempo e luogo si apriranno gli occhi e potranno vedere la mano di Dio che opera e salva.

Il Battista, anticipando la predicazione del Messia Gesù, invita alla conversione. Anche l’apostolo Paolo nella sua lettera esorta la comunità di Filippi a crescere nell’amore, affinché «limpidi e irreprensibili per il giorno di Cristo» possano essere ricolmi dei frutti di giustizia (Filippesi 1, 9-11). 

Grazie ad una nuova “mentalità” (metanoia), ogni essere umano può vedere “il giorno del Signore”, accogliere in dono “la salvezza di Dio”, ascoltare “la voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore”.

Si inizierà a collaborare con vivo entusiasmo al “progetto” di nuova umanità, perché “Colui che ha cominciato in voi un’opera buona, la condurrà a compimento” (Filippesi 1, 6).

Immagine: Pier Francesco Mola, San Giovanni Battista che predica nel deserto (1650 – 1655 ca.), Museo Nacionale Thyssen-Bornemisza, Madrid