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Mostre ed esposizioni: la cultura riparte

Il museo valdese di Torre Pellice ha riaperto le sale espositive (storiche ed etnografiche), che sono nuovamente visitabili “dal vivo”, con prenotazione obbligatoria. L’apertura, in questo periodo, è calendarizzata dalle 15 alle 18 tutti i giovedì, i venerdì e le domeniche.

Inoltre dal 13 maggio sarà visitabile la mostra «Intagli alpini. Legni decorati fra Valli valdesi e Queyras», che rimarrà aperta fino al 15 ottobre.

Una riapertura attesa da tempo, come conferma Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro Culturale Valdese di Torre Pellice: «Finalmente si può tornare a visitare le nostre sale. Il pubblico e la comunità che stanno intorno al Museo potranno riappropriarsi fisicamente dei suoi spazi. Abbiamo realizzato molte attività online in questi mesi, cercando di dare senso e continuità al nostro lavoro e al comparto culturale che rappresentiamo, ma c’è una grande soddisfazione, ora, nel poter nuovamente avere la presenza fisica delle persone all’interno delle sale dei nostri musei».

La mostra etnografica «Intagli alpini. Legni decorati fra Valli valdesi e Queyras» espone una ricca collezione di oggetti lignei intagliati provenienti dalla val Pellice e dal vicino Queyras. Presso il Museo valdese di Torre Pellice si conservano oltre quaranta manufatti decorati a intaglio, spesso policromi. Dallo studio di questo nucleo è partito un progetto di censimento e ricerca, presso altri musei del territorio e soprattutto presso diverse collezioni private. Questa  ricerca è sfociata nella mostra il 13 maggio. 

«Questi intagli raccontano un pezzo di storia alpina – spiega Davide Rosso – gli oggetti arrivano dalla val Pellice, dalle valli limitrofe (val di Susa, val Chisone, vallate del cuneese) e dal Queyras, nella vicina Francia. La raccolta permette un confronto diretto tra oggetti simili ma non uguali, prodotti e realizzati ognuno con le proprie caratteristiche e la propria arte. Emergono quindi elementi di differenza ma anche di continuità in questi oggetti che sono anche molto belli dal punto di vista estetico. In alcuni casi si è persa la memoria del perché venivano costruiti, come e se venivano utilizzati. Dietro la ricerca che è stata fatta c’è anche la riscoperta di questo pezzo di patrimonio alpino giunto fino a noi».

Il volume «Intagli alpini. Legni decorati delle Valli valdesi», curato dal conservatore del Museo valdese Samuele Tourn Boncoeur, accompagna la mostra, presentando alcuni oggetti e indagando tra le similitudini e le differenze nella pratica della decorazione ad intaglio delle due aree delle Valli valdesi e del Queyras.

Museo e mostra saranno visitabili su prenotazione, con ingressi contingentati. Le prenotazioni possono essere effettuate al n. 0121 950203 dal martedì al venerdì mattina, oppure all’indirizzo email bookshop@fondazionevaldese.org. La domenica, dalle 15 alle 18, si può telefonare al n. 0121 932179.

Ricordiamo inoltre che, ancora in ambito culturale, riapre al pubblico anche l’Esposizione permanente «Gli antichi mestieri» (Collezione Ferrero) della Scuola Latina di Pomaretto.
Consueto orario di apertura, la domenica pomeriggio dalle 15 alle 18. Non sono per ora previste visite guidate per gruppi.

Anche in questo caso è necessario prenotare la visita con almeno 24 ore di anticipo, scrivendo a scuolalatina@scuolalatina.it o telefonando al 327 3816584.