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Otto per mille battista. Un aiuto per la salute e per il cibo a chi è in povertà

Parte la campagna dell’Otto per mille battista 2021. Una campagna nuova, vicina alle necessità del Paese. Scrivono i battisti: «Necessità che abbiamo cercato di inglobare il più possibile nei nostri finanziamenti».

Infatti, continuano i promotori, «Ci siamo dedicati anche quest’anno all’emergenza pandemica, destinando il 15% dei fondi che riceveremo ad essa.

Abbiamo dato la priorità alle famiglie che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, “a portare il cibo in tavola”.

Alle persone anziane che sono rimaste spesso isolate e sole in quest’ultimo anno e mezzo a causa delle restrizioni che ancora governano le nostre vite.

Alle donne vittime di violenza domestica, anch’esse in una situazione notevolmente peggiorata a causa della pandemia e dei continui lockdown e quarantene che le costringono a restare ancora più tempo da sole in casa con i loro aggressori.

Alle persone che cercano rifugio nel nostro Paese e che vivono forzatamente lontano dalle loro case e dalle loro famiglie e che hanno trovato anch’esse un’accoglienza più limitata e problematica sempre a causa del Covid-19 e di ciò che esso comporta.

Ai bambini e alle bambine che hanno uno se non entrambi i genitori in carcere».

Questi sono i soggetti principali sui quali si è soffermata la campagna dei battisti, che aggiungono: «Abbiamo tentato maggiormente, rispetto al passato, di fare attenzione a un linguaggio inclusivo e anche all’utilizzo delle immagini, meno drammatiche di un tempo».

Una sensibilià che emerge, infine, nel video realizzatto di pari passo con la campagna. «Contiamo molto nel lavoro fatto finora – concludono i battisti – e speriamo che le migliorie apportate, e soprattutto quello che riusciremo a fare nonostante i nostri piccoli limitati fondi, possano aiutare e migliorare, anche se solo in parte, le vite delle persone bisognose che riusciremo a raggiungere».

L’Ucebi (Unione cristiana evangelica battista d’Italia) continua ogni anno a utilizzare il 100% dei fondi ricevuti «con estremo rigore, destinandoli – fino all’ultimo centesimo – esclusivamente ad interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali, in Italia e all’estero» scrivono i battisti nella pagina web dedicata alla campagna.


Fra le attività portate avanti dall’Ucebi con i fondi Otto per mille c’è il progetto Medical Hope della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), progetto di assistenza sanitaria che dai suoi esordi nel 2016 ha portato aiuto a diversi profughi siriani in Libano e in Italia.