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Keplero, l’astronomia oltre l’astrologia

Anno nuovo, tempo di oroscopi e di libri he invadono gli scaffali per far conoscere a tutti il futuro indicato dalle stelle. 

«L’astrologia – scrive su Micromega Silvano Fuso –, è quasi banale dirlo, è una semplice superstizione, priva di qualsiasi fondamento. Storicamente, per molti secoli, l’astrologia e l’astronomia sono coincise e a entrambe si sono dedicati serissimi studiosi. Tanto per citarne qualcuno, ricordiamo Tolomeo, Avicenna, Girolamo Cardano, Tommaso Campanella e Giovanni Keplero. Quest’ultimo, tuttavia chiamava l’astrologia “piccola figlia sciocca”, ma al tempo stesso, molto pragmaticamente, doveva ammettere che la “saggia ma molto povera madre”, ovvero l’astronomia, non avrebbe avuto di che sostentarsi senza la figlia. Ricordiamo poi che persino Galileo, quando era professore a Padova, dal 1592 al 1610, insegnava anche astrologia e compilò diversi oroscopi per arrotondare lo stipendio».

Solo pochi giorni fa (il 27 dicembre) il mondo ha celebrato il 450° anniversario dalla nascita del filosofo e matematico protestante (di famiglia luterana e che studiò teologia) Giovanni Keplero.

Anche in Toscana si sono tenute celebrazioni e incontri per ricordarne la figura e le scoperte astronomiche: «Giovanni Keplero – ricorda l’enciclopedia Treccani  – è stato il primo astronomo del 16° secolo a intuire che le orbite dei pianeti non sono circolari, ma ellittiche. Le sue leggi, dedotte dalle osservazioni del suo maestro Tycho Brahe, gli hanno permesso di capire fenomeni all’epoca ancora privi di spiegazione. Keplero si è anche occupato di astrologia, compilando almanacchi e facendo oroscopi. Nato nella città di Weil in Germania nel 1571, Keplero diventò presto un esperto latinista e studiò teologia e matematica all’università di Tubinga sotto la guida dell’astronomo Michael Mästlin, che gli fece conoscere l’ipotesi copernicana. Ventiduenne, fu insegnante di matematica a Graz, in Austria, dove si occupò anche di compilare almanacchi annuali: in un calendario che realizzò nel 1595 previde un grande freddo, rivolte contadine, l’invasione turca e si fece così una reputazione di astrologo».

Keplero. Una biografia scientifica è il libro che Anna Maria Lombardi dedica a Keplero

«Nonostante sia ricordato per le tre leggi sul moto dei pianeti – ricorda l’autrice –, il suo contributo spazia nei campi più diversi, dall’astronomia all’ottica, dalla geometria alla teoria musicale, dalla storia della scienza all’epistemologia. Il lavoro di Keplero si rivela non come un fortuito risultato, ma come il frutto di una strenua attività di ricerca durata un’intera vita. Uomo di straordinaria cultura, Keplero antepose sempre ai libri di carta lo studio del «libro della natura», che, come Galileo, riteneva scritto nel linguaggio della geometria. Una fiducia e una convinzione incrollabili che nutrirono la sua tenace ricerca delle leggi della natura che governano la trama armonica del creato».