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Ucraina. Appello a pregare per la pace e a dare accoglienza a chi ne avrà bisogno

Riportiamo di seguito il discorso che Valery Antonyuk, presidente dell’Unione battista dell’Ucraina, ha rivolto in un video ai ministri e ai fratelli e alle sorelle delle chiese battiste presenti nel paese. L’Unione battista dell’Ucraina, la più grande comunità protestante in Ucraina, conta 2.272 chiese, 320 gruppi missionari e 113.000 credenti adulti.

Cari fratelli e sorelle, ministri della Chiesa!

Questa mattina, 24 febbraio, è iniziata la guerra in Ucraina. Ciò che abbiamo pregato non avvenisse è accaduto oggi. E noi, come credenti, accettiamo che dovremo attraversare il tempo di questa prova.

La Bibbia dice: «Il Signore è il mio pastore nulla mi mancherà. Anche se camminassi nella valle dell’ombra della morte, non temerò il male, perché tu sei con me, la tua verga e il tuo bastone mi consoleranno».

Per questo esortiamo tutti a continuare e ad intensificare la nostra preghiera. 

Questa è la nostra arma in tempo di guerra, il nostro modo di combattere. Questa è la prima cosa che fanno i credenti. E invitiamo tutti, ovunque voi siate, a cercare l’opportunità di farlo di persona, nelle vostre famiglie, nelle vostre chiese, su Zoom, ove possibile, riunitevi e pregate il Signore.

In secondo luogo, è importante che in questo momento il Signore ci dia la Sua pace e che non ci facciamo prendere dal panico, dalla paura, compiendo azioni sconsiderate, decisioni improvvisate che possono danneggiare noi personalmente e il nostro ministero in Ucraina.

Invitiamo tutti i ministri delle Chiese in questi primi giorni a dare un messaggio di speranza per mezzo della Parola di Dio a tutti i fedeli che oggi devono stare in questa breccia e pregare per il nostro Paese. Dobbiamo rafforzare questo tempo con il digiuno e la preghiera, perché questo è il momento in cui la Chiesa continua a servire.

Diciamo a tutti i ministri della Chiesa, anziani, diaconi: pensate a come curare l’accoglienza nei locali della vostra chiesa, nelle vostre sedi, dove avete l’opportunità di ricevere le persone bisognose. Persone che oggi si sposteranno in giro per l’Ucraina e verranno prese di mira, soprattutto lungo le aree di confine. Per favore, per noi è importante organizzarci in modo da poter accogliere le persone nel bisogno.

Abbiamo molte domande senza risposta e solo muovendoci passo dopo passo possiamo capire in che direzione potremo fare il passo successivo. Pertanto, vi chiediamo di poter organizzare questo a livello di chiesa. Le nostre comunità devono diventare centri di servizio, rifugi, per il nostro popolo nei tempi di avversità.

Chiediamo a tutti i cristiani di non diffondere informazioni non verificate, ma di condividere le informazioni di cui siete testimoni e conoscete esattamente l’autenticità, per trasformarle in occasione di informazione, testimonianza e preghiera.

Preghiamo anche per l’organizzazione del nostro centro di coordinamento, perché nell’ufficio qui vicino a Kiev, continuiamo a servire e a organizzare anche ora tutto il lavoro. Ci metteremo in contatto con tutte le associazioni e coordineremo nel tempo tutti quei processi che si riveleranno importanti per tutto il popolo ucraino.

Vi terremo inoltre informati sulla situazione. Di tanto in tanto, faremo appelli, riferiremo sulla situazione attuale e pregheremo per essere tutti insieme, uniti in ciò che il Signore sta facendo.

Crediamo che Dio, anche attraverso di noi, voglia che il suo Regno di pace si diffonda oggi, anche in tempo di guerra. Preghiamo per la protezione del nostro Paese e crediamo fermamente che Dio benedirà l’Ucraina!

Pertanto, uniamoci insieme, serviamo anche in queste condizioni. Iniziamo una nuova fase, una nuova pagina di ministero che non è mai stata scritta prima. Dio ci ha benedetto facendoci vivere pacificamente e serenamente per decenni, ma in questo tempo tutto il nostro paese ha bisogno di una chiesa che sia luce e sale. Il Signore è il nostro pastore, nulla ci mancherà e ci guiderà anche in questi momenti. 

Che Dio ci benedica, preghiamo per voi e serviamo insieme il Signore.