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I metodisti italiani in preghiera per l’Ucraina

 

La pastora Mirella Manocchio, presidente del Comitato permanente dell’Opera per le chiese evangeliche in Italia (Opcemi) ha inviato una lettera al vescovo Eduard Khegay, referente per l’area nord europee e euroasiatica centrale della Chiesa metodista unita, in relazione alla situazione ucraina.​

Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l’arbitro fra molti popoli; ed essi trasformeranno le loro spade in vomeri d’aratro, e le loro lance, in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra.” (Isaia 2,4) 

Caro vescovo Eduard Khegay, 

Siamo addolorati e sconcertati da quanto sta accadendo in Europa tra Russia e Ucraina. 

Dio chiama i popoli e le nazioni alla pace e all’amore, e il messaggio del Vangelo indica la via della riconciliazione e mai della guerra e della violenza, come soluzione ai conflitti. 

I governi europei hanno tentato la via della diplomazia e del dialogo per evitare che il rumore delle armi e delle bombe risuonasse ancora nel nostro continente, facendo riemergere in tutti le tragiche memorie delle guerre passate. Purtroppo così non è stato. 

Il governo russo ha deciso l’invasione dell’Ucraina, una nazione democratica e sovrana, e ora due popoli vicini rischiano di diventare unicamente nemici. Non è questo che avremmo voluto vedere nel 2022. La guerra è sempre il male e ha sempre costi considerevoli. 

Le chiese metodiste in Italia sono molto preoccupate per le nostre chiese sorelle di Ucraina e Russia, sono preoccupate per le sofferenze e le morti che ancora una volta i due popoli dovranno sopportare per la ferocia, il calcolo politico ed economico di un governo scellerato come quello russo. 

Sappiamo che, al pari delle chiese metodiste ucraina e russa, in questi due paesi vi sono tanti uomini e donne che vogliono solo la pace e noi preghiamo con voi e con loro che le ragioni del dialogo prevalgano e si torni alla pace, una pace giusta e reale. 

Preghiamo per i pastori, i leader e le congregazioni della Chiesa Metodista Unita in Ucraina e in Russia; possa Dio concedere che la loro testimonianza di riconciliazione e di pace porti forza e speranza al popolo ucraino. 

Preghiamo per te, vescovo sia della Russia che dell’Ucraina, e per il sovrintendente distrettuale della Umc in Ucraina, possa Dio darvi la saggezza, la pazienza e l’amore di cui avete bisogno nel vostro ministero e nella vostra leadership in queste difficili circostanze. 

Il Comitato Permanente dell’Opcemi invita tutte le nostre congregazioni a pregare e a partecipare alle veglie per la pace del Mercoledì delle Ceneri, 2 marzo, insieme alle chiese protestanti di tutto il mondo. Se le circostanze lo richiederanno, le nostre chiese si prodigheranno ad accogliere e sostenere i profughi che a causa della guerra inevitabilmente fuggiranno dalla Ucraina. Ma noi ancora speriamo che le armi si fermino e si possa tornare al dialogo. 

Che Dio ci protegga tutti dall’escalation e dal diffondersi della guerra, e che noi possiamo seguirlo sul Suo cammino di verità e di pace attenendoci al suo richiamo che una nazione non alzi più la spada contro un’altra e che non impariamo più la guerra, ma – come si esprime il teologo Dietrich Bonhoeffer – continuiamo a “osare la pace per fede”. 

Fraterni saluti