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Una storica dichiarazione di amicizia tra la Chiesa di Scozia e la Chiesa cattolica in Scozia

Una storica dichiarazione di amicizia tra la Chiesa di Scozia e la Chiesa cattolica in Scozia è stata firmata mercoledì pomeriggio 16 novembre nella storica Abbazia di Dunfermline.

La «Dichiarazione di Santa Margherita» è stata formalmente approvata nel giorno dedicato alla santa, durante una funzione speciale per celebrare il 950° anniversario del magnifico edificio.

La Principessa reale Anna, primogenita della regina Elisabetta II, era presente insieme a circa 300 invitati della comunità locale, dei partner ecumenici, della società civile e delle organizzazioni culturali.

La «Dichiarazione di Santa Margherita», che prende il nome dalla regina scozzese dell’XI secolo sepolta nell’abbazia, rappresenta il culmine di anni di relazioni ecumeniche tra le due Chiese, che si riconoscono reciprocamente come fratelli e sorelle in Cristo, ed è stata firmata alla presenza oltre che della Principessa Anna, del pastore Iain Greenshields, moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia, e da Leo Cushley, arcivescovo cattolico e metropolita di St. Andrews e di Edimburgo.

Il pastore Greenshields ha dichiarato: «Sono profondamente onorato e privilegiato di essere uno dei firmatari della “Dichiarazione di Santa Margherita” all’Abbazia di Dunfermline nel suo 950° anno e nel giorno di Santa Margherita. Questo nuovo accordo di amicizia è stato elaborato da molti anni e prende il nome da una regina scozzese venerata per la sua fede cristiana missionaria e per la sua gentilezza e generosità verso i poveri. L’amicizia è una relazione molto profonda, una relazione di scelta consapevole e deliberata in cui l’individualità è rispettata ma c’è spazio per il disaccordo. È un rapporto in cui ci si affianca, ci si sostiene a vicenda, si gioisce e si piange insieme, si prega per e con l’altro e si lavora insieme».

Scritta da alti esponenti di entrambe le Chiese, la dichiarazione descrive le credenze condivise dalle Chiese, «radicate negli Apostoli, i primi discepoli di Cristo», e riconosce un’eredità comune come cristiani in Scozia.

Riconosce inoltre le divisioni del passato, si scusa per le ferite e i danni causati e cerca di fare ammenda, affermando: «ci pentiamo e chiediamo perdono gli uni agli altri».

Si ammette che alcune divisioni tra le Chiese rimangono difficili e che è necessario lavorare ancora sulla riconciliazione e sulla guarigione.

Tuttavia, entrambe le confessioni cristiane affermano che ciò che hanno in comune è molto più grande di ciò che le divide e si impegnano a continuare a lavorare per una maggiore unità. La Principessa Anna, che ha ricoperto il ruolo di Alto Commissario all’Assemblea Generale della Kirk, la Chiesa di Scozia, nel 2017, è stata invitata al servizio in qualità di patrona della St Margaret’s Chapel Guild al Castello di Edimburgo.

Rivolgendosi alla congregazione, ha detto: «Questo è il giorno di Santa Margherita ed è un importante messaggio di unità e amicizia che stiamo celebrando qui. Sono onorata che mi sia stato chiesto di essere presente oggi alla firma della Dichiarazione di amicizia tra la Chiesa cattolica romana in Scozia e la Chiesa di Scozia. Questo formalizza i loro stretti legami di amicizia. Oggi abbiamo potuto celebrare Santa Margherita e credo che la sua eredità abbia contribuito a farci firmare questa dichiarazione e per questo vi ringrazio tutti».

La Principessa Anna ha descritto l’Abbazia di Dunfermline come un «luogo straordinario».

Nel suo sermone, l’arcivescovo Cushley ha detto: «La dichiarazione è un approccio consapevolmente nuovo all’ecumenismo, un tentativo di reimmaginare il percorso verso l’unità dei cristiani. Invece di elencare i nostri problemi e i punti di attrito o di lamentela, vecchi o nuovi, la Dichiarazione sceglie di concentrarsi su ciò che abbiamo in comune e di sottolineare il tesoro che custodiamo insieme, così tanto che è ispirante e antico, profondo e bello. Siamo spalla a spalla di fronte a un mondo non credente e desideriamo rispettarci a vicenda, sostenerci a vicenda e fare tutto il possibile per raggiungere l’unità per cui il Signore ha pregato. E se Santa Margherita e i primi uomini che vennero qui quasi mille anni fa fossero qui con noi ora, mi piace pensare che accoglierebbero con favore e approverebbero che ci mettiamo in cammino in questo modo».

Gli invitati sono stati accolti nella Chiesa dell’Abbazia di Dunfermline dalla pastora Maryann Rennie.

La pastora Rennie ha dichiarato: «La celebrazione del 950° anniversario del priorato di Dunfermline e dell’eredità di Santa Margherita di Scozia è un’opportunità per notare che la fede in Gesù Cristo è sostenuta anche dai modelli mutevoli di progettazione delle chiese, dalle riforme ecclesiastiche e dalla sfida della crescente secolarizzazione. Come cristiani, siamo ispirati dalla presenza di Cristo che vediamo in Margherita di Scozia, poiché la sua storia parla della sua pietà, della sua compassione e del suo impegno verso gli altri. Questi sono valori che speriamo di portare avanti nell’attività della nostra chiesa. Ma riconosciamo anche l’importante ruolo che questo sito ha svolto nella vita della città, offrendo una casa, un luogo di culto e un rifugio per i reali, i residenti della città e i visitatori».

La Regina Elisabetta ha visitato l’Abbazia di Dunfermline nel 1972, in occasione del suo 900° anniversario, e il mese scorso vi hanno fatto visita Re Carlo e la Regina Consorte Camilla.