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Per la prima volta in Italia il coro battista di sole voci maschili del Tennessee

Dall’8 al 15 ottobre sarà in Italia il Tennessee Men’s Chorale, diretto dal M° Paul Clark. Il coro visiterà alcune chiese battiste, dove si svolgeranno concerti e laboratori musicali finalizzati all’evangelizzazione. L’organizzazione dell’iniziativa è curata da Charlie Worthy, coordinatore delle attività di collaborazione tra chiese americane e italiane per l’International Mission Board, in collaborazione con il M° Carlo Lella, ministro della musica dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi).

Il coro, fondato più di quaranta anni fa, è formato da musicisti che lavorano all’interno di diverse chiese battiste sparse nelle tre regioni in cui si divide lo stato del Tennesse, e che si riuniscono per esibirsi circa quattro volte l’anno in America e, ogni due anni fuori degli Usa. Il coro si è esibito in Inghilterra, in Brasile e ora per la prima volta sarà in Italia con una formazione di 45 coristi, più due musiciste alle tastiere. 

Il Tennessee Men’s Chorale visiterà tre città italiane: Napoli (9-10 ottobre), Roma (11-13 ottobre) e Firenze (14-15 ottobre). In ciascuna di esse il coro sarà impegnato in un concerto pubblico; poi i coristi, divisi in sottogruppi, offriranno dei laboratori musicali finalizzati all’evangelizzazione. «Le chiese battiste italiane – riferisce Carlo Lella – già da tempo ricevono visite dei cori americani, eppure ogni volta questi incontri offrono l’opportunità non solo di vivere un’esperienza musicale di qualità, ma anche di approfondire il ruolo che la musica svolge nella vita e nella missione delle comunità di fede». Per quanto riguarda il repertorio «il coro eseguirà canti dell’innologia tradizionale fino ad arrivare a quella contemporanea, come il Praise and Worship. In particolare, sono stati inseriti nel programma anche alcuni canti tratti dall’innario Celebriamo il risorto (ed. Claudiana, 2014), a cura del Ministero musicale dell’Ucebi. Questo significa che il Tennessee Men’s Chorale, come dono ai fratelli e alle sorelle italiane e a quanti verranno ad ascoltarli, canteranno in italiano», ha aggiunto Lella.