ponte-salbertrand

La Provincia di Torino punta sugli itinerari escursionistici

Su proposta dell’assessore regionale alla Montagna e al Turismo, Marco Balagna, la giunta provinciale torinese ha approvato una serie di protocolli d’intesa per la registrazione e la valorizzazione dei più importanti itinerari escursionistici del territorio, aderendo ad un avviso pubblico pubblicato dalla Regione Piemonte nel maggio scorso. Fra questi da segnalare il percorso del Glorioso Rimpatrio valdese.

E’ quest’ultimo un itinerario storico-culturale che ripercorre i sentieri che nel 1689 furono teatro di epiche e sanguinose battaglie tra la spedizione valdese guidata dal pastore Henri Arnaud – decisa a riconquistare i territori da cui i valdesi erano stati esiliati solo tre anni prima – e le milizie franco-piemontesi. Partendo il 26 agosto 1689 dal lago Lemano, i valdesi attraversarono in dodici giorni la Savoia con una marcia di 250 km, scontrandosi poi a Salbertrand con le truppe francesi. Ripreso possesso delle loro valli e stretti dalle truppe francesi, i Valdesi furono impegnati per alcuni mesi in operazioni di guerriglia e furono costretti ad asserragliarsi alla Balsiglia, una borgata sopra Massello, in val Germanasca. Nel maggio 1690 un attacco sferrato dalle truppe franco-sabaude stava per segnare la loro fine. Li salvò l’improvviso cambiamento nelle alleanze politiche, che portò il duca di Savoia a scendere in guerra contro i suoi ex alleati francesi. L’itinerario si arresta alla conclusione dell’epica marcia, con l’arrivo dei Valdesi al paese di Bobbio, in val Pellice.

«Con questi protocolli, – spiega l’assessore Balagna – la Provincia di Torino dà attuazione concreta alle indicazioni della direzione regionale Opere pubbliche. Emanando l’avviso pubblico, la Regione ha infatti sollecitato tutti gli attori interessati ad un’azione coordinata tra livello regionale, provinciale e locale per la gestione e valorizzazione dei principali itinerari escursionistici, anche al fine di far convergere su di essi le risorse che la nuova programmazione dei fondi europei metterà a disposizione nei prossimi anni. Per raggiungere lo scopo, la regione ha chiesto ai territori di istituire un coordinamento per ciascun itinerario, al fine di garantire il monitoraggio dei percorsi, la definizione degli interventi di manutenzione eventualmente necessari, la strutturazione di un’adeguata offerta di servizi per gli escursionisti. L’attività di concertazione svolta dalla Provincia con i Comuni, gli Enti parco, le Comunità Montane, le nascenti Unioni montane, il Cai Piemonte e le numerose associazioni presenti sul territorio, ha portato alla registrazione di numerosi itinerari di diversa complessità e interesse turistico-escursionistico».

La Provincia ha già aderito ad una serie di coordinamenti: l’alta via canavesana, il giroparco del Gran Paradiso, il sentiero dei Franchi, il sentiero del parco Orsiera, il tour delle valli di Lanzo, la via dei pellegrini ad Avigliana, il cammino di Don Bosco e appunto il percorso del glorioso rimpatrio dei valdesi.

Foto RBE