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Pegida «apre» anche in Spagna

Il movimento anti islamico Pegida, nato e in crescita costante in Germania, ha annunciato di aver dato il via ad un proprio omologo anche in Spagna, e di esser pronto a farlo anche in altre nazioni del vecchio continente, sfruttando l’onda lunga emozionale legata agli attentati parigini.

Il gruppo spagnolo ha visto la luce proprio nei giorni immediatamente successivi al 7 gennaio ed ha fatto il proprio esordio sui sociali network con un post che ben chiarisce le idee fondanti del gruppo: «L’Islam non può trovare posto nelle società libere e democratiche come quelle europee» . In pochi giorni la branca spagnola di Pegida (acronimo di Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Europa) ha registrato 800 followers sul proprio account Twitter e oltre 2.700 adesioni alla pagina Facebook. «Stiamo preparando una manifestazione in Spagna, cui parteciperanno anche i membri di Pegida Germania, e a breve daremo comunicazione della data» hanno annunciato. In realtà un primo momento pubblico era previsto già per lo scorso lunedì davanti alla più grande moschea di Madrid, ma la mancanza di autorizzazione ha dissuaso gli organizzatori dal perseguire il proprio scopo.

In Germania il movimento sta ingrossando le file dei simpatizzanti. La prima manifestazione lo scorso ottobre ha visto sfilare poche centinaia di persone, ma di lunedì in lunedì, giorno in cui vengono indette le marce, i numeri sono cresciuti notevolmente, fino a raggiungere i 18.000 dimostranti a Dresda, dove Pegida è nato, e oltre ventimila sparsi fra le altre città tedesche. Ciò accade nonostante la forte presa di posizione della cancelliera Angela Merkel e dei vari leader religiosi che hanno bollato come xenofobe le rivendicazioni dei promotori del gruppo. Il vescovo Heinrich Bedford-Strohm, presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), ha affermato la necessità di dimostrare ai manifestanti l’infondatezza delle loro paure di una islamizzazione dell’Occidente. Nikolaus Schneider, già presidente del Consiglio della Ekd, ha dichiarato: «Per gli obiettivi che si pone, il movimento Pegida è non-cristiano. I cristiani e le cristiane non hanno niente a che fare con queste manifestazioni. Alle rivendicazioni di Pegida bisogna rispondere fermamente che sono un’ insensatezza». Alle dichiarazioni sono seguite anche azioni simboliche come lo spegnimento delle luci di tutta una serie di edifici, religiosi e no, interessati dal passaggio dei manifestanti, così da scoraggiarne il cammino e chiarire quale sia la posizione delle amministrazioni e delle chiese contro queste derive razziste.

Foto “PEGIDA DRESDEN DEMO 12 Jan 2015 115724082” by Kalispera Dell – http://www.panoramio.com/photo/115724082. Licensed under CC BY 3.0 via Wikimedia Commons.