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Accadde oggi, 15 aprile

il 15 aprile 1865 veniva assassinato il 16º Presidente degli Stati Uniti

 

Sapevate che Lincoln era battista? No, non Abraham, il padre. Thomas Lincoln era uno dei cinque o sei uomini più importanti tra i separatisti dell’Indiana, e, dicono le fonti, viveva, con la sua chiesa, in un rigido calvinismo che avrebbe sorpassato Calvino stesso. Abraham, per canto suo, non fu mai affiliato a nessuna denominazione, sebbene la sua famiglia frequentasse una chiesa presbiteriana. L’educazione in una famiglia di Primitive Baptist, severi e fortemente conservatori, lasciò il segno nella predicazione laica di Lincoln, che conosceva bene ed usava in modo appropriato le Scritture, nei suoi discorsi e nella vita politica.

 

«Circa ottanta anni fa dichiarammo, a principio, che tutti gli uomini sono creati uguali, ma ora, da quegli inizi siamo scivolati ad un’altra dichiarazione, che per alcuni uomini, rendere schiavi altri è un sacro diritto di auto governo. Questi principi non possono esistere insieme. Sono opposti come Dio e Mammona, e chiunque ne sostenga uno, deve rigettare l’altro». Così si esprimeva Lincoln, sposando completamente le idee del padre, contrario alla schiavitù perchè, secondo lui, contraria al dettato biblico, tanto da spostarsi, nella sua vita, dal Kentucky schiavista al primo luogo dove la schiavitù era malvista, fermandosi poi in Indiana.

 

Ad ogni modo, Lincoln non accettò mai nessuna etichetta religiosa, sebbene rifiutasse anche di essere additato come infedele: «Che io non sia un membro di alcuna chiesa cristiana è vero, ma non ho mai negato la verità delle Scritture, e non ho mai mancato intenzionalmente di rispetto alla religione in generale, o ad qualsiasi denominazione cristiana in particolare».

Nonostante queste rassicurazioni, Lincoln fu considerato ai limiti del cristianesimo per tutta la sua vita, e sebbene dopo la morte del figlio undicenne si fosse sensibilmente avvicinato alla spiritualità, e seguisse la sua famiglia ai culti della New York Avenue Presbyterian Church di Washington, molti furono i detrattori che lo accusarono di ateismo, tanti quanti furono i sostenitori del suo cristianesimo “anonimo”.

 

La battaglia continua ancora adesso. Alcuni sostengono che Abraham Lincoln sia stato uno dei presidenti atei “in incognito”, altri che fu un buon cristiano rispettoso della separazione tra Chiesa e Stato.

Forse è stato solo un’altra dimostrazione di come la buona volontà, la saggezza e una buona conoscenza delle Scrittura valgano più di qualunque etichetta o prova di ortodossia.