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Elezioni Uk: pensa, prega, vota

Andate a votare, ma soprattutto, occupatevi di politica. Può essere riassunto così il messaggio che alcune chiese cristiane britanniche hanno lanciato ai propri fedeli nella campagna per le elezioni politiche conclusasi ieri. Se l’appello di questi ultimi giorni è di recarsi alle urne per esercitare un proprio diritto in una delle più incerte votazioni della storia della Gran Bretagna, nel corso dei mesi le chiese hanno sottolineato come il mandato evangelico di “amare il proprio prossimo” si eserciti anche occupandosi di politica, intesa come l’ambito in cui si discute del bene comune e in cui vengono prese decisioni che avranno conseguenze concrete sulla vita delle persone. “E’ una lunga tradizione quella di vedere le chiese locali organizzare incontri con i candidati per interrogarli su questioni sociali ritenute rilevanti come, per esempio, i bisogni dei più poveri e la difesa dei più vulnerabili”, ha spiegato la metodista Rachel Lampard, membro del Gruppo di lavoro congiunto sulle questioni pubbliche promosso dalla Chiesa metodista di Gran Bretagna, l’Unione battista di Gran Bretagna (Bugb), la Chiesa riformata unita (Urc). Proprio nell’ambito di questo Gruppo di lavoro e con l’adesione della Chiesa di Scozia, è stato prodotto “Ama il tuo prossimo: pensa, prega, vota”, una raccolta di materiali – che vanno dallo studio biblico a videoclip a schede informative -, pensati per stimolare la discussione sulle proposte e le promesse elettorali. “Non si tratta di promuovere una particolare parte politica – ha precisato il pastore battista Stephen Keyworth -, bensì di porre le proposte dei diversi candidati al vaglio di quattro temi chiave: la verità, la giustizia, la pace e il benessere”. Quattro temi centrali per la testimonianza cristiana nella società, hanno ribadito gli esponenti delle quattro chiese britanniche, precisando che il riferimento alla “verità” riguarda la richiesta di integrità e onestà rivolta alla classe politica. “E’ più importante che mai che ogni persona di fede sfidi i candidati ad essere sinceri, a mantenere le promesse e a rendere conto del loro operato”.

Se l’impegno per il bene comune fa tradizionalmente parte della testimonianza di fede delle quattro chiese che hanno promosso il progetto “Pensa, prega, vota” – è per loro iniziativa che, per esempio, nel 2013 è stato pubblicato il documento sulla povertà in Gran Bretagna “Le bugie che raccontiamo a noi stessi: porre fine ai miti rassicuranti sulla povertà” – l’idea di interrogare i candidati sui temi della giustizia sociale va certamente oltre i confini denominazionali. Lo scorso febbraio l’oratore principale della conferenza di lancio  del progetto “Pensa, prega, vota” è stato Justin Welby, l’attuale arcivescovo di Canterbury,che nel suo discorso ha dichiarato: “è impossibile amare Gesù Cristo senza prendersi cura del benessere delle persone in ogni suo aspetto”. E un modo per prendesi cura del benessere degli altri è partecipare in modo consapevole al voto, “perché l’attività politica è l’unico modo per dar forma a una società più giusta”. Una visione condivisa anche dall’Alleanza evangelica di Gran Bretagna che alle elezioni ha dedicato un sito web il cui slogan è “Partecipa, non commentare soltanto” e in cui sono disponibili i programmi dei diversi partiti, oltre a consigli e materiali per organizzare incontri con i candidati. Un’ampia lista di link a materiali legati alle elezioni è disponibile sul sito del Jpit.

Foto “Tower of london from swissre” di Original photo by Wjfox2005, rotated and contrast enhanced by User:ArpingstoneOpera propria. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons.