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Attentato alla Chiesa “Dei pani e dei Pesci”

A fuoco nella notte fra il 17 e il 18 giugno le antiche mura della chiesa “Dei pani e dei pesci”, uno dei luoghi sacri più visitati dai pellegrini cristiani. Si tratta di un attentato quasi certamente opera di un gruppo eversivo legato ai coloni ebraici estremisti, autonominatosi “Price Tag”, “Il prezzo da pagare”.

 Lo si deduce dalle scritte in ebraico che hanno imbrattato le pareti e che fanno riferimento ad una preghiera recitata tre volte al giorno dagli ebrei praticanti, in cui viene sostanzialmente chiesto a Dio di annientare gli idoli e i pagani. E’ questo un vero e proprio marchio di fabbrica del gruppo che da alcuni anni, almeno dal 2012, sta compiendo attentati e profanazioni ai danni di chiese e cimiteri cristiani e moschee  islamiche.

Le fiamme hanno danneggiato pesantemente il chiostro di ingresso, e il fumo sprigionato ha portato al ricovero per intossicazione di due persone, un anziano monaco benedettino e una giovane volontaria.

 Eretta nel V secolo sulle rive del lago di Tiberiade, nel luogo in cui si ritiene che Gesù abbia compiuto il celebre miracolo, la chiesa sorge nel villaggio di Tabgha ed è considerata uno dei luoghi sacri più importanti della Galilea.

Nei primi mesi di quest’anni i coloni hanno già compiuto azioni terroristiche nei pressi della “Spianata delle Moschee” e nella città vecchia di Gerusalemme. La questione dei coloni e delle formazioni politiche di destra rischiano di trasformarsi in una minaccia per Israele stessa e ovviamente per il processo di pace faticosamente in corso nei territori.

Copertina: “Courtyard of the Church of the Multiplication in Tabgha by David Shankbone” di David Shankbone (attribution required) – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.