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Avventisti impegnati nella crisi dei migranti in Europa

L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) lavora in maniera incessante per individui e famiglie migranti in Serbia, punto d’ingresso principale dei rifugiati in fuga verso i paesi dell’Europa occidentale. In collaborazione con le Nazioni Unite e altre tre organizzazioni, Adra ha aperto un centro di assistenza a Belgrado, alla fine di agosto, che fornisce informazioni in materia di asilo, diritti dei rifugiati e altre risorse.

«Questo tipo di centro è fondamentale», ha spiegato Igor Mitrović, direttore di Adra Serbia, «Un gran numero di rifugiati non vuole chiedere lo status di asilo in Serbia, mettendosi in una situazione difficile». Il problema è che molti rifugiati non sanno che non possono rivendicare diritti e servizi, e sono privati di assistenza medica, se non si registrano con le autorità. Sono decine di migliaia i rifugiati che attraversano ogni giorno la Serbia, nella speranza di una vita migliore.

Adra ha collaborato con le agenzie internazionali per intervenire nell’assistenza ai migranti. Ha distribuito 2.000 pasti pronti e acqua potabile ai rifugiati che entrano a Zajecar, in Serbia orientale, e fornito loro articoli per l’igiene, pannolini, omogeneizzati, scarpe e altro.

Il nuovo centro di informazioni e assistenza a Belgrado è gestito da Adra insieme con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, le autorità del distretto di Belgrado Savski Venac, il Centro di Belgrado per i diritti umani e l’organizzazione non governativa Klikaktiv. I rifugiati possono ricevere informazioni stampate in arabo, urdu, farsi, pashtu, inglese e francese. Ci sono traduttori a disposizione per rispondere alle domande sulle procedure di asilo e la vita quotidiana, e per offrire ogni altro tipo di assistenza. Il centro mette a disposizione gratuitamente anche computer e Wi-Fi, per dare la possibilità ai rifugiati di cercare informazioni o restare in contatto con i propri cari. Il centro potrebbe avere un sovraccarico di lavoro se si pensa che il governo serbo stima che 120.000 rifugiati, per lo più in transito verso l’Ungheria e altre nazioni, arriveranno nel paese ogni giorno, fino alla fine del 2015.

Intanto, Adra Slovenia ha inviato un aereo pieno di aiuti umanitari a Lesbo, in Grecia, venerdì 28 agosto. I volontari hanno distribuito gli aiuti nella città di Molyvos, durante il fine settimana, ai migranti provenienti principalmente da Siria, Iraq, Afghanistan e Somalia.

Le 2,5 tonnellate di materiale del carico sono state raccolte in sole due d’ore. Ciò non ha meravigliato Maja Ahac, direttore di Adra Slovenia, che ha commentato: «Il popolo sloveno è noto per la sua generosità. Quando serve aiuto, lo danno. La maggior parte delle donazioni provengono da persone con un reddito basso, che capiscono bene cosa provano i rifugiati. Abbiamo avuto una grandissima risposta e tanti volontari sono arrivati per aiutarci. Già mercoledì sera, primo giorno di raccolta degli aiuti umanitari a Lubiana, tutti i prodotti donati erano stati confezionati, pesati, classificati e preparati per il trasporto. Abbiamo dovuto affittare un altro magazzino per la notte! Ed è stato solo il primo giorno di raccolta a Lubiana!».

L’invio veloce dell’aereo è stato possibile anche grazie alla disponibilità di Adria Airways, la compagnia di bandiera della Slovenia, che ha trasportato gratuitamente le merci; e degli aeroporti di Lubiana e Lesbo, che hanno rinunciato alle imposte e ad altre spese.  

Fonte: Notizie Avventiste

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