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Un luogo di preghiera aperto al mondo

Tra i monumenti che in tutto il mondo, nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorsi, sono stati illuminati da una luce blu per ricordare i 70 anni della nascita delle Nazioni Unite, figura la Westminster Methodist Central Hall, a Londra. Il quartier generale dei metodisti britannici ha però un motivo in più per festeggiare la ricorrenza: la Methodist Central Hall è stata il luogo d’incontro della prima Assemblea generale dell’ONU nel gennaio del 1946. «E’ assolutamente coerente e appropriato che la storia di una organizzazione dedicata alla cooperazione internazionale sia iniziata in un luogo dedicato al servizio di Dio. Vogliamo esprimere il nostro più sincero ringraziamento all’Onu per quanto raggiunto fino a oggi e ci uniamo, insieme a tante altre persone nel mondo, nella preghiera per il lavoro e il ruolo dell’Onu oggi e nel futuro», ha dichiarato il pastore Martyn Atkins, già segretario generale della Conferenza metodista britannica e attuale sovrintendente della Central Hall.

Fin dai suoi inizi nel 1912, la Central Hall non è mai stata esclusivamente un luogo di culto o una sede amministrativa – fino al 2000 ha ospitato gli uffici della Chiesa metodista di Gran Bretagna – ma ha vissuto la vocazione di luogo aperto al pubblico e alla società. Oltre alla prima Assemblea generale dell’Onu, con le sue 22 sale per riunioni, conferenze e concerti, la Central Hall ha ospitato i discorsi di personaggi come il Mahatma Gandhi; Bertrand Russel, Winston Churchill, Martin Luther King e il Dalai Lama. Passando ad eventi più mondani, è qui che venne esposta nel 1966, nei mesi precedenti i Mondiali di calcio in Inghilterra, la Coppa Rimet, ed è proprio dalle sale della Central Hall che il 20 marzo di quell’anno il trofeo venne rubato, per venire poi ritrovato sette giorni dopo, grazie al fiuto di un cane poliziotto, in un quartiere meridionale di Londra. Nel 1968 l’edificio ospitò la prima mondiale di «Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat», il musical che il noto compositore britannico Andrew Lloyd Webber ha dedicato al personaggio biblico di Giuseppe. Forse, nella scelta del luogo ha influito il fatto che, all’epoca, William, il padre del compositore, era il direttore musicale della Central Hall. Più recentemente, nel 2002, la Central Hall ha ospitato una sessione dei lavori della Commissione di Lord Saville sui fatti della Bloody Sunday, la strage di 14 civili nordirlandesi disarmati, uccisi il 30 gennaio del 1972 a Derry dal fuoco di militari britannici.

Attualmente la Methodist Central Hall – oltre a culti all’ora della pausa pranzo degli impiegati e dei lavoratori di Westminster e a studi biblici aperti a tutti -, organizza eventi speciali. Ultimi in ordine di tempo, i «Jazz Vespers» dello scorso 25 ottobre, un culto/concerto basato sul discorso che nel 1964 Martin Luther King tenne al Jazz Festival di Berlino.

Foto “Methodist Central Hall – Great Hall with pipe organ” by © User:Colin / Wikimedia Commons. Licensed under CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons.