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Un sit-in ferma le ruspe pronte a demolire una chiesa a Cuba

Quando è arrivata la notizia che stava iniziando la demolizione di una chiesa delle Assemblee di Dio, circa 500 manifestanti – che si trovavano presso gli uffici del locale Partito comunista di Cuba (Pcc) per protestare contro le continue confische del governo e le demolizioni delle proprietà delle chiese – si sono messi in marcia attraverso le strade di Santiago di Cuba. Giunti alla chiesa, che era già stata parzialmente demolita, i manifestanti si sono radunati sotto il tetto, che era ancora appoggiato sul telaio dell’edificio, e hanno detto alle autorità che se volevano continuare la demolizione, avrebbero dovuto eseguirla mentre loro erano all’interno dell’edificio.

I leader delle chiese di Santiago hanno riferito a Christian Solidarity Worldwide (Csw), organizzazione cristiana impegnata nella difesa dei diritti umani e della libertà religiosa, che la marcia era stata organizzata dalla leadership regionale delle Assemblee di Dio per protestare contro l’ondata di espropri governativi delle proprietà ecclesiastiche, cominciata all’inizio di quest’anno. Le autorità, ad esempio, hanno informato il pastore Fausto Polemone, responsabile della chiesa pentecostale presa di mira, che la sua chiesa era stata confiscata e che gli era vietato di tenere qualsiasi culto.

Diverse denominazioni cristiane hanno denunciato a Csw che la legge, conosciuta come Decreto legislativo 322, è stata utilizzata per colpire le chiese di tutta l’isola.

La leadership delle Assemblee di Dio ha inviato una lettera a Raul Castro nella quale si dichiara il proprio rifiuto di accettare l’espropriazione di una qualsiasi delle loro chiese o cappelle. La missiva è accompagnata da una petizione con 23.739 firme, raccolte in soli cinque giorni.

L’amministratore delegato di Csw, Mervyn Thomas, ha detto: «Sosteniamo le Assemblee di Dio a Cuba e ogni altra denominazione che sta combattendo l’esproprio illegale delle proprie proprietà da parte del governo cubano. È degno di lode il coraggio di questi cristiani a Santiago che, nonostante i rischi, hanno osato marciare a sostegno della libertà religiosa e hanno posto i loro corpi tra la Chiesa e le ruspe per la demolizione».

Mervyn ha invitato la comunità internazionale ad esprimere solidarietà ai cristiani a Cuba e ha chiesto al governo cubano di abrogare il Decreto 322 e di porre fine agli attacchi contro le chiese presenti nel paese.

Fonte: Christian Today

Foto “Catedral de Santiago de Cuba” di CvbrOpera propria. Con licenza CC0 tramite Wikimedia Commons.