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Il mio aiuto è in Dio

Il Signore ti proteggerà da ogni male; egli proteggerà l’anima tua
(Salmo 121, 7)

Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque
(Matteo 10, 30-31)

«Alzo gli occhi verso i monti… da dove mi verrà l’aiuto?»: comincia così il Salmo 121 che definirei il canto della disperazione che viene dissolta dalla speranza (e che suggerirei di leggere per intero).

Chi guarda verso l’alto per vedere se possa piovergli un aiuto dal cielo è un disgraziato che non sa più a che santo votarsi, come si direbbe con espressione popolare.

Però il santo su cui fare affidamento lo trova subito. È il Dio vivente. È il Santo di Israele. È il Signore che ha fatto il cielo e la terra. Ed essere il Creatore di tutte le cose, essere il Dio che si è legato a un popolo, non lo fa sentire troppo importante per mettersi accanto a uno (a una) che lo invoca, e di accompagnarlo (o accompagnarla) come affidabile guardia del corpo, come attenta e vigile sentinella.

Perciò il Salmista può affermare (ed io con lui) che il Signore non è semplicemente «un aiuto», ma è «il mio aiuto», è quello su cui posso veramente contare.

È notevole che non ci sia nel Salmo nulla che faccia pensare a un Dio che decida al posto mio dove debba andare o non andare. Nulla che faccia pensare a un Dio che limiti la mia libertà.

È un Dio, invece, che mi accompagna con attenzione costante, senza cedere alla fatica, senza appisolarsi un attimo, affinché nessuna forza sovrumana (sole e luna) e nessuna situazione umana (uscire ed entrare) possa mai farmi del male o rappresentare un pericolo.

E se ho trovato nel Signore il mio aiuto, posso ben affermare che Egli lo sarà allo stesso modo per te. Perché non vorrebbe? Infatti il Salmista dichiara: il Signore ti proteggerà da ogni male. Egli proteggerà l’anima tua, o, per meglio dire: la tua vita intera.

Non è garantito né a me né a te che non dovremo fronteggiare difficoltà e pericoli. Ma ci è assicurato che ne usciremo. Perché chi si prende cura di me e di te sta alla mia destra (e alla tua): ci rimane accanto, con discrezione, ma anche con fermezza e con efficacia.

Foto via Pixabay