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Autunno pazzerello, si esce senza ombrello

Il 2015 si sta distinguendo, meteorologicamente parlando, come annata un po’ particolare. Gli esperti si aspettavano, a seguito di valutazioni statistiche, un settembre ed un ottobre miti e caldi, mentre si sono rivelati molto più autunnali, con freddo e piogge. Ad invertire la tendenza ci pensano novembre e dicembre, decisamente fuori linea con quanto ci si potrebbe immaginare per il periodo, anche se non è la prima volta che accade: già nel 2006-2007 e 1988-1989 si è vissuto un periodo analogo, con una parte terminale dell’anno inusitatamente temperata.

«Il caldo stabile e persistente – spiega Flavio Cappellano di MeteoPinerolo.it – è causato da un ampissimo anticiclone che devia verso il nord Europa tutte le perturbazioni in arrivo, portando brutto tempo altrove, e lasciando a noi giornate limpide e calde.

Il caldo, purtroppo, tende a concentrarsi in montagna, lasciando in pianura momenti freddi e nebbiosi, producendo così due problemi piuttosto gravi: in quota non è possibile avere neve, nemmeno artificiale, perché non si manterrebbe sotto il sole; più a valle, lo smog stagna, alzando pericolosamente i livelli critici di polveri sottili ed inquinanti aerei».

E proprio per cercare di fronteggiare questa situazione di emergenza per la pessima qualità dell’aria, in Torino ed alcune zone della provincia i servizi di trasporto pubblico di GTT sono stati resi gratuiti ,nei giorni scorsi per permettere a più auto possibili di rimanere ferme e dare un po’ di tregua ai polmoni dei cittadini.

L’iniziativa è stata ben accolta, riducendo del 5% il traffico automobilistico cittadino ed incrementando della stessa percentuale l’afflusso alla metropolitana. Anche gli oltre 1500 mezzi complessivamente messi in campo tra centro e provincia sono stati ben frequentati, con punte importanti per le linee urbane 2, 4, 5, 10, 17 e 18.

Una soluzione, quella dei mezzi pubblici gratis, che però non cambia molto la situazione, almeno a lungo termine: «Ciò che pulirebbe davvero l’aria sarebbe una bella nevicata – sottolinea Cappellano – o almeno della pioggia intensa, o del vento in pianura. L’ultima precipitazione degna di nota risale ormai al 29 ottobre scorso, e purtroppo dovremo aspettare almeno la metà del mese attuale per vedere arrivare qualche perturbazione che, comunque, non è destinata a durare».

Bisognerà quindi pazientare ancora per vedere arrivare la neve, se mai arriverà: dopo tutto pare che la profezia di Santa Bibiana si stia avverando, e se così è le prospettive meteorologiche non sono delle migliori.

Può consolare però il fatto che il giorno di Natale splenderà la luna, cosa che per la saggezza popolare lascia presagire un anno non troppo difficile.

Foto via Pixabay