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Il Rifugio Re Carlo Alberto in rete

La rete non è solo virtuale. Lo si è visto giovedì 7 aprile al Rifugio Re Carlo Alberto di Luserna San Giovanni. A essere al centro della «rete» questa volta è stata una malattia, l’Alzheimer. Come ormai è noto il «Rifugio» è un centro di eccellenza per quanto riguarda l’approccio a questa forma di demenza senile; eccellenza ribadita dal premio Efid (European Foundation’s Initiative on Dementia finanziato da un gruppo di fondazioni europee) assegnato alla struttura della Diaconia valdese nell’anno passato. La conferenza stampa organizzata all’interno del progetto Xsone 3.0 ha permesso di confrontare la realtà italiana con alcune bulgare. La settimana scorsa infatti una delegazione che fa capo all’Associazione «Compassion Bulgaria» (4 professionisti appartenenti allo staff e 2 consiglieri comunali, rispettivamente di Sofia e Varna) hanno visitato e vissuto il «Rifugio» portando a confronto la loro esperienza con quella locale. «Ci sono differenze –hanno risposto in coro alla domanda le delegate bulgare –nelle strutture private si usano molti più farmaci rispetto alla realtà che abbiamo visto qui in Italia. Inoltre abbiamo trovato un’atmosfera familiare, abbiamo voluto parlare con gli ospiti per capire come vivono all’interno della grande casa. Abbiamo avuto l’impressione che il “Rifugio” sia una grande famiglia, sostenuta anche dall’intero staff: c’è un forte senso di appartenenza.

Torneremo in Bulgaria arricchite e con la volontà di coinvolgere più attori (Comuni, politici oltre che medici) per cercare di dare una priorità specifica alle demenze».

In Bulgaria sono attivi alcuni centri di sperimentazione e nell’immediato futuro verrà aperto anche un centro diurno, di cui il «Rifugio», grazie alla sua esperienza sarà tutor.

Sono state lanciate anche alcune iniziative: nella prossima estate un ristretto gruppo di operatori e ospiti del «Rifugio» farà visita a una struttura belga. Un fare rete che mano a mano si allarga con l’obiettivo, sempre al centro di ogni iniziativa, di rendere sempre migliore la vita delle persone affette da Alzheimer.

Il servizio video di Marco Magnano