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Aldo Rutigliano, la Chiesa al primo posto

La Chiesa valdese ha salutato il pastore Aldo Rutigliano, deceduto sabato 14 maggio al Rifugio Re Carlo Alberto in Luserna S. Giovanni, di cui era ospite da circa due anni e mezzo, quando era stato colpito dalla malattia. A Luserna S. Giovanni risiede la moglie Wanda Bufalo, sua compagna per tutta la vita, che si è affiancata a lui nel corso di tutto il suo ministero, occupandosi dei giovani, dell’Unione femminile, dell’attività teatrale e degli inni da suonare al culto.

Un ministero, quello di Aldo Rutigliano, tutto volto alla cura dei suoi membri di chiesa, verso i quali nutriva un affetto che si traduceva nelle visite e nella cura pastorale a tutto campo, anche accompagnando chi ne avesse bisogno a visite mediche in città, come ha ricordato dal pastore Giuseppe Ficara che ha celebrato il funerale.

Nato nel luglio del 1926 a Foggia, Aldo Rutigliano si avvicinò all’Evangelo e iniziò a studiare teologia nel 1950, per svolgere poi il suo anno di formazione all’estero nel 1954-55 a Edimburgo. Il primo incarico fu a San Giacomo degli Schiavoni, Molise, per poi passare al vicino Abruzzo (Carunchio). Nel 1956, intanto, nasceva Licio, a cui seguiranno Furio, Silvia e Laura. Nel 1959 è a Avellino, poi ad Agrigento, e nel 1962 viene eletto pastore a Rorà. Mantova e Felonica, Susa e Coazze sono le altre tappe del suo ministero, prima dell’elezione a pastore di Villasecca, in val Germanasca, dove resta dal 1976 al 1990; l’ultimo incarico, prima dell’emeritazione, sarà a Bobbio Pellice.

Aldo Rutigliano, che era perito meccanico, ha avuto sempre una grande passione per le macchine, dagli elettrodomestici ai motori, soprattutto le motociclette, come ricordano i figli. Ma di lui si ricorda anche la grande onestà intellettuale e il carattere retto, che metteva la chiesa al primo posto. D’altra parte aveva fatto esperienza della necessità di vivere «sul campo» la teologia, quando accompagnava, nel corso degli anni di studio, il prof. Valdo Vinay a predicare e tenere riunioni in Ciociaria.

La svolta della sua vita, che lo portò alla Facoltà di teologia, è ben riassunta dal testo di I Corinzi 5, 17: «Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: esso, sono diventate nuove».

Foto: Pietro Romeo