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Il Cec: l’acqua bene comune; eliminare la distribuzione nelle bottigliette

 

Come possono la religione e le comunità di fede contribuire per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss) delle Nazioni Unite (Onu)? 

Partendo da questa domanda un gruppo di rappresentanti religiosi si sono riuniti per la settimana mondiale dedicata all’acqua «World Water Week» a Stoccolma. I lavori iniziati il 28 agosto si concluderanno domani.

Dopo i saluti del cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio consiglio della Giustizia e della Pace in Vaticano e del reverendo Thomas Söderberg, membro della Chiesa di Svezia, ha poi preso la parola per il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) Dinesh Suna: «Se i “meccanismi” delle Nazioni Unite, dei governi e delle istituzioni non approfittano delle risorse, l’esperienza e le potenzialità offerte su questo tema dalle nostre comunità di fede, sarà un’occasione persa» ha osservato Suna, coordinatore del Cec del network ecumenico per l’Acqua «Ecumenical Water Network». 

Suna ha voluto incoraggiare i partecipanti ad aderire al desiderio del Cec: quello di eliminare la produzione di acqua in bottiglia dal Nord America e Europa dove – sostiene il Cec – l’acqua del rubinetto è perfettamente sicura e potabile. 

«La ragione», ha proseguito Suna, «è che l’acqua in bottiglia rischia di diventare un vero impedimento per l’accesso all’acqua potabile per tutti, un diritto umano fondamentale irrinunciabile». 

Turkson, per parte sua, ha osservato che «Ci sono sempre stati legami forti tra la fede e lo sviluppo come dimostrano le fruttuose iniziative dal sapore interreligioso e ecumenico messe in campo in questi anni: le collaborazioni e le sinergie già intraprese nei diversi settori dalla sanità, della sicurezza alimentare, della gestione delle risorse nazionali». 

L’acqua è sacra ed è importante per molte religioni: «questo pone di fronte a noi molte sfide», ha proseguito poi l’esponente del Cec: «come chiese non possiamo limitarci a festeggiare la Giornata mondiale dell’acqua ma dobbiamo occuparci della sua accessibilità garantita a tutti. Abbiamo deciso di introdurre un inno speciale dedicato ai servizi igienico-sanitari, che al di là di possibili battute e o ilarità – ha chiosato Suna – è un tema importante».

L’incontro che si sta tenendo in queste ore è organizzato congiuntamente dalla Stockholm International Water Institute, Global Water Partnership, Swedish Institute Alessandria e la Chiesa di Svezia. La Settimana mondiale dell’acqua è un evento annuale organizzato dalla Stockholm International Water Institute (Siwi) che si pone di affrontare concretamente le questioni idriche del pianeta e le preoccupazioni correlate allo sviluppo internazionale e ha come titolo «L’acqua per la crescita sostenibile». I lavori iniziati lo scorso 28 agosto si concluderanno domani, 2 settembre.