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Gli ingredienti che fanno la differenza nella scuola

«La cucina funziona come nelle più belle opere d’arte: non si sa niente di un piatto fintanto che si ignora l’intenzione che l’ha fatto nascere».

Questa frase dello scrittore francese Daniel Pennac fornisce lo spunto per il titolo e gli argomenti della rassegna sulla scuola, organizzata anche quest’anno alla libreria Volare di Pinerolo.

Ci facciamo raccontare l’iniziativa da Paola Schellenbaum e Gina Forgia, due delle organizzatrici, che ne hanno seguito in questi anni l’evoluzione e conoscono bene il mondo scolastico, tema principe su cui ci si confronta e si discute durante i vari incontri.

«La rassegna è nata cinque anni fa dall’esigenza di un piccolo gruppo di maestre – esordisce Gina Forgia – volevamo raccogliere stimoli e spunti per iniziare l’anno scolastico con il piede giusto. Molto è cambiato nella scuola in questi anni, portando anche delusioni e crisi. Ma c’è sempre la possibilità di lavorare bene, l’importante è confrontarsi».

Perché il tema degli ingredienti?

«Ci piaceva molto l’idea di poter mettere “le mani in pasta” nell’argomento e non viverlo da spettatori esterni – ci spiegano sorridendo – e anche perché i ragazzi a scuola hanno bisogno di diversi ingredienti per affrontare il percorso scolastico. Questi anni sono stati di grande stimolo, abbiamo incontrato persone ed esperienze che ci hanno arricchito ed appassionato nella nostra continua e puntuale ricerca di nuovi suggerimenti. Eccoci quindi ad immaginare i nuovi ingredienti che fanno la differenza nella relazione educativa, rendendone il lavoro sempre più consapevole, responsabile, rispettoso, partecipato e condiviso per una scuola aperta che accoglie la diversità e pensa con creatività alle mille forme di convivenza possibili».

Una serie di esperti, dall’insegnante allo psicologo, dall’antropologo allo psicoterapeuta, dialogheranno con i partecipanti, ponendo interrogativi e cercando risposte che facciano riflettere su questa scuola in continua evoluzione.

Come avete pensato l’edizione 2016 di «Una scuola che cambia»?

«Si tratta di un’edizione speciale non solo perché siamo arrivati al quinto anno, ma anche perché i nostri ospiti sono di rilievo nazionale – afferma Paola Schellenbaum – e cercheremo di affrontare il discorso della diversità culturale da diverse prospettive. Il mondo della scuola ha bisogno di uno sguardo interdisciplinare per affrontare le sfide del futuro: le differenze possono diventare qualcosa che unisce e che favorisce il dialogo, l’inclusione e la reciproca conoscenza. Sono temi attuali: le differenze e la diversità culturale e religiosa. È una bella scommessa, vorremmo far emergere come le differenze non siano solo qualcosa che divide, ma permettano invece dialogo, confronto e riflessione».

Cinque diversi appuntamenti: il primo, dal titolo «Gli ingredienti dell’apprendimento», sarà venerdì 9 settembre con Giacomo Stella, professore ordinario di Psicologia clinica e fondatore dell’Associazione Italiana Dislessia. Cercherà di sviluppare al meglio il concetto di differenza tra scuola facile e scuola difficile, traendo spunti dal suo libro «Tutta un’altra scuola!» (ed. Giunti).

Poi si parlerà di scuole felici venerdì 16 con Marianella Sclavi e Gabriella Giornelli, il 23 settembre di «ingredienti per mettersi in gioco» con Stefano Benzoni, venerdì 30 settembre «ingredienti contro la noia» con Federica Mormando ed infine il 7 ottobre, «gli ingredienti da mescolare» con Marco Aime.

Tutti gli incontri si svolgono il venerdì pomeriggio, alle ore 17,30, nella sala del Caffè Letterario della Libreria Volare, con ingresso libero.