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Cresce l’infelicità tra le ragazze

Più di 250.000 ragazze in Gran Bretagna sono infelici della loro vita: è quanto emerge dall’ultimo «Rapporto sulla buona infanzia» (The Good Childhood Report 2016) elaborato dalla Children’s Society, un’organizzazione benefica che – fondata nel 1881 da Edward Rudolf, monitore della scuola domenicale – opera nel Regno Unito con il sostegno di diverse chiese cristiane ed è impegnata in progetti locali con l’obiettivo di aiutare i bambini e i giovani più vulnerabili.

Circa 283.000 ragazze di età compresa tra i 10 e i 15 anni dicono di non essere felici della loro vita in generale. Il quadro diventa più preoccupante quando si prende in considerazione l’aspetto fisico: le ragazze (10-15 anni) che non si sentono felici del loro aspetto sono ben 700.000 in tutto il Regno Unito – più di un terzo (34%) del totale.

Matthew Reed, direttore generale della Children’s Society, ha dichiarato: «È disperatamente preoccupante che così tanti giovani soffrano anziché prosperare. In particolare le ragazze vivono un momento difficile ed è evidente che è necessaria un’azione concertata per affrontare questo problema».

Discorso diverso va fatto per i ragazzi: la percentuale di coloro (età compresa tra i 10 e 15 anni) che si dichiarano infelici della loro vita è rimasta stabile (uno su nove), mentre la percentuale dei ragazzi che dicono di essere infelici per il proprio aspetto fisico continua ad oscillare intorno al 20%.

Non sono chiare le ragioni del divario di percentuale legato alla differenza di genere, anche se il rapporto sottolinea che le ragazze hanno maggiori probabilità di sperimentare il bullismo emotivo (ad es. gli insulti), che è due volte più comune del bullismo fisico, che si verifica maggiormente tra i ragazzi.

Il Good Childhood Report, frutto della collaborazione tra la Children’s Society e l’Università di York, mette in evidenza il chiaro nesso tra infelicità e problemi di salute mentale, sottolineando che per combattere questi ultimi occorre affrontare il benessere di fondo. Ragazzi e ragazze sperimentano problemi di salute mentale in modi diversi. Mentre i ragazzi tra i 10 e gli 11 anni sono meno felici rispetto alle ragazze per il loro rendimento scolastico e sperimentano problemi che hanno a che fare con la condotta, l’attenzione, l’iperattività, le ragazze sperimentano soprattutto ansia e depressione, e diventano sempre insoddisfatte del loro aspetto fisico man mano che crescono.

La Children’s Society ha rivolto l’appello al Governo affinché si adoperi per migliorare la felicità dei monori in tutta la nazione con misure che garantiscano loro il sostegno psicologico nelle scuole e nelle università di tutta l’Inghilterra e il Galles. Il miglioramento del benessere dei bambini deve essere tra le priorità dell’agenda governativa.

Anche le autorità locali possono contribuire al cambiamento, ascoltando le opinioni dei bambini su ciò che conta per loro e fare in modo che siano direttamente coinvolti nel processo decisionale circa le aree dove vivono. Il benessere dei ragazzi è legato anche alla percezione che essi hanno dei contesti in cui crescono (ad es. la qualità delle infrastrutture, la percezione del grado di sicurezza, e di libertà).

«Tutti i bambini meritano un’infanzia felice e non dobbiamo mai accettare che sia inevitabile che così tanti bambini in Gran Bretagna vivano in difficoltà. I bambini devono essere ascoltati e aiutati», ha dichiarato Matthew Reed.

Immagine: via istockphoto.com