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Non solo Riforma

Poco più di un anno fa veniva inaugurata a Roma la piazza dedicata al padre della Riforma, Martin Lutero, alla presenza dell’allora sindaco Ignazio Marino.

Un momento di impatto mediatico, fase finale di un lavoro lungo e “sotterraneo”, che spesso non balza agli onori della cronaca.

Tra i promotori principali di quella iniziativa, c’era un’associazione che del Cinquecentenario della Riforma protestante ha fatto uno dei suoi ambiti d’azione principali: la Consulta delle chiese evangeliche del territorio romano. Nata nella primavera del 2010 in occasione della mobilitazione per la campagna per l’acqua, costituitasi in associazione nel 2015, riunisce le comunità romane appartenenti a Chiese aderenti alla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei): valdese, metodista, battista, luterana e la chiesa avventista che ne è membro associato.

Il suo obiettivo, spiega Franca Zucca, presidente del consiglio direttivo, è mettere in rete le comunità evangeliche della capitale per permettere loro di conoscersi, informarsi reciprocamente sulle varie attività e iniziative, collaborare su progetti comuni. La Consulta si pone come strumento di lavoro delle chiese per dare loro la possibilità di offrire una testimonianza comune e non vuole essere un’altra sovrastruttura.

In quest’ottica rientrano alcune attività come la divulgazione delle iniziative, l’organizzazione di incontri fra ragazzi di diverse comunità, e in ambito ecumenico la cura dei culti di apertura della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (2011, 2012, previsto per il 2017).

La Consulta agisce soprattutto in tre ambiti, Vita delle chiese (compreso il V Centenario della Riforma ed ecumenismo), Lavoro e Migranti, curati da altrettante Commissioni e da un Gruppo di lavoro che si occupa di comunicazione (sito Internet, promozione delle attività, scambio di informazioni tra le chiese).

In questi giorni il settore Riforma è ovviamente in primo piano, con un ricco calendario di iniziative promosse non soltanto dalle chiese ma anche da organismi come la Facoltà valdese di Teologia.

Il primo grande evento sarà la Festa della Riforma rivolta a tutta la città, che si terrà in piazza Martin Lutero il 30 ottobre dalle 14,30.

Le iniziative prevedono una serie di culti, serate o matinées in chiesa luterana incentrati sulle musiche della Riforma; alla Facoltà valdese di Teologia due cicli di seminari (il primo dedicato ai luoghi della Riforma: Wittenberg, Zurigo, l’Inghilterra, Ginevra), una giornata di studio in programma il 3 dicembre, sempre alla Facoltà valdese, con la presentazione della dichiarazione teologica che sarà “lanciata” a Pentecoste 2017 e si concluderanno con un concerto il 31 ottobre 2017 al Conservatorio di Santa Cecilia.

La Consulta ha poi prodotto alcuni materiali di supporto, un dépliant per spiegare che cos’è la Riforma e una mappa dei luoghi della Riforma e della Contro-Riforma a Roma. (Per ulteriori informazioni: http://www.consultaevangelicaroma.it/)

La Consulta è attiva anche sul fronte sociale, con particolare attenzione ai migranti e alle persone in cerca di lavoro. In questo modo le comunità vogliono mettere in comune i loro sforzi diaconali. Senza voler essere un’agenzia di collocamento, diffonde nelle comunità le richieste di lavoro e cura l’apertura settimanale, il venerdì, di uno Sportello lavoro (v. Firenze 38, dalle 9,30 alle 12 e dalle 14,30 alle 17). Questo servizio si fa parte del progetto «Impegnarsi per il diritto di lavoro»( con un contributo dell’otto per mille valdese), fornendo consulenza e orientamento, con la possibilità (previa selezione e valutazione da parte del Consiglio Direttivo della Consulta) di richiedere un sussidio economico per frequentare corsi di riqualificazione e formazione. Sviluppa inoltre una rete con altre realtà locali, nazionali e internazionali per offrire maggiore supporto alla ricerca di lavoro.

Il tema del lavoro è connesso a quello dei migranti, infatti lo sportello opera in sinergia con questo settore, per rispondere a una richiesta crescente.

Inoltre, è in avviamento uno sportello di orientamento e consulenza per loro, mentre proseguono le iniziative di testimonianza in tutte le comunità a favore dei rifugiati e migranti, il progetto di accoglienza di profughi del Nord Africa, la collaborazione con il doposcuola per ragazzi migranti attivo presso la comunità battista di Centocelle, frequentato da una media di 80 bambini e ragazzi (circa 40 famiglie), in prevalenza migranti, e la Scuola di italiano rilevata dal Servizio Rifugiati e Migranti della Fcei.