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Pomaretto mette in sicurezza i suoi edifici pubblici

Sabato 5 Novembre, l’amministrazione comunale di Pomaretto ha presentato i lavori realizzati per l’adeguamento sismico della Scuola dell’Infanzia, di proprietà comunale, dopo un investimento di circa 400.000 euro. I soldi arrivavano da un finanziamento OPCM, cioè da un’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2014 che aveva stanziato 20 milioni di fondi per l’adeguamento antisismico degli edifici pubblici di tutta Italia. Alla regione Piemonte erano stati destinati 380 mila euro. In base a una serie di richieste e progettualità pronte da parte dei comuni questi fondi sono stati destinati interamente all’adeguamento della scuola dell’Infanzia di Pomaretto.

La Regione aveva chiesto a tutti i 44 comuni piemontesi presenti in area 3S (la classificazione sismica in cui sono inseriti i tutti i paesi italiani e che indica la probabilità che si verifichi un evento sismico in una zona) di presentare una progettualità che identificasse gli edifici pubblici bisognosi di interventi di ristrutturazione sismica. Nell’area considerata più a rischio del Piemonte si trovano i comuni del pinerolese e delle valli Pellice, Chisone e Germanasca. Pomaretto aveva già pronta la progettualità sulla scuola dell’Infanzia e arrivava dalla positiva ristrutturazione antisismica del 2012 della scuola Primaria iniziata e conclusa con un intervento invasivo in 150 giorni.

«Penso che la Regione ci abbia voluto premiare anche per i nostri buoni esempi del passato – sostiene Danilo Breusa, sindaco di Pomaretto – volendo finanziare il nostro progetto che corrispondeva interamente a quanto richiesto dal bando. A inizio 2015 ci hanno detto che saremmo stati finanziati. In realtà al Piemonte sono arrivate pochissime risorse rispetto ad altre regioni ma è anche giusto che i fondi maggiori siano andati alle aree a più alto rischio sismico. Prima ancora di redigere il progetto abbiamo fatto degli interventi di rilevazione del terreno grazie a delle sonde elettromagnetiche per capire la composizione geologica del suolo su cui poggiava l’edificio delle scuole. Abbiamo avuto un riscontro positivo perché abbiamo trovato un terreno roccioso, di classe 2, quindi più adatto a assorbire le onde sismiche e a costruire edifici. Da lì è partita la fase per realizzare il progetto per capire come intervenire a consolidare l’edificio. Entro la fine del 2015 è arrivato il progetto e poi abbiamo iniziato le lunghe procedure per le gare d’appalto. Al 30 aprile di quest’anno abbiamo affidato l’appalto e affidato i lavori al 30 maggio. In 120 giorni sono stati realizzati e il 15 ottobre abbiamo riaperto la scuola dell’Infanzia a lavori finiti».

L’intervento è consistito in un ingabbiamento della scuola. Si è scavato intorno all’edificio fino alle fondamenta e si è ingabbiata tutta la struttura fino alla copertura e a ogni piano sono state realizzate delle travi di collegamento.

Con questo intervento Pomaretto completa la messa in sicurezza antisismica dei suoi edifici pubblici: la scuola Primaria, in cui sono presenti anche gli uffici comunali, e la scuola dell’Infanzia, ammodernati e sistemati a partire dal 2010 con un investimento complessivo di quasi 1 milione di euro arrivati grazie ai fondi ministeriali.

Durante l’incontro pubblico di sabato scorso, l’architetto Mauro Picotto, responsabile per la Regione Piemonte dell’ Ufficio Sismico e Geologico, ha esposto una panoramica delle normative vigenti e la situazione del Piemonte e delle aree con maggior rilievo sismico. Nella stessa occasione vi è stato un collegamento telefonico con il Sindaco di Montefortino, in Provincia di Fermo nelle Marche, che è stato individuato dai Comuni di Pomaretto, Perosa Argentina, Pinasca, Roure e San Germano per portare la propria solidarietà dopo il terremoto. Sono in corso numerose iniziative di raccolta di fondi e materiale che termineranno con le festività natalizie quando una delegazione dei Comuni consegnerà personalmente il ricavato nelle zone terremotate delle Marche.