diaconesse

Franco Davite, un pastore sempre vicino alla sua gente

All’età di 92 anni, il 7 dicembre è deceduto a Pomezia (Rm) dove viveva il pastore Franco Davite. Nato nel 1924 aveva servito diverse chiese delle valli valdesi, ma era stato anche in Sicilia, a Riesi, nell’anno di prova. Dopo il conseguimento della maturità classica, aveva studiato teologia alla Facoltà valdese di Roma e a Basilea.

Consacrato nel 1950, dopo la chiesa di Riesi servì quelle di Villasecca (1952-63), Prali (1963-74), San Secondo di Pinerolo (1974-83), e ancora Luserna San Giovanni fino all’emeritazione. Numerosi i comitati e commissioni di cui ha fatto parte, dalle scuole domanicali allla Commissione esecutiva del I Distretto, di cui fu presidente dal 1962 al 1972; e ancora, fra gli altri organismi, il Comitato italiano per la Cevaa e la Commissione di studio del Dipartimento diaconale; ha fatto parte anche dei comitati di opere come l’Asilo di San Germano e la Casa delle diaconesse.

Custode, come tanti nelle valli valdesi, della memoria partigiana, aveva partecipato alcuni anni fa alla realizzazione di un servizio per la rubrica televisiva Protestatesimo dedicata appunto ai sentieri dei partigiani, ma gli abitanti della val Germanasca lo ricordano anche in miniera, a portare la sua solidarietà (e quella della chiesa) ai minatori in sciopero negli anni ’60.

Per l’editrice Claudiana era stato autore di alcuni opuscoli, il più recente dei quali, dedicato alla lebbra e alle sue conseguenze sociali, era datato 1978. Il suo impegno umanitario si era esplicato anche nella collaborazione al «Fondo di solidarietà» che univa la famiglia dei lettori de La luce – L’Eco delle valli valdesi, sostituito da Riforma nel 1983, in una raccolta di fondi per iniziative umanitarie.

Sempre legato alla sua chiesa nonostante l’età, il pastore Davite aveva predicato ancora recentemente, il 20 novembre, alla Comunità evangelica ecumenica di Albano Laziale, dove di lui si terrà una commemorazione domenica 11 dicembre alle ore 11.