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Una croce ricostruita da un musulmano

Centinaia di chiese e antichi siti cristiani in Iraq e in Siria sono stati profanati negli ultimi anni dall’Isis: edifici dati alle fiamme, croci spezzate, panche di legno buttate all’aria, innari e Bibbie lacerati e gettati sul pavimento.

Negli ultimi mesi, però, in tali scenari di devastazione si registrano azioni di solidarietà di musulmani verso i loro vicini cristiani. In una chiesa a Mosul, ad esempio, un musulmano ha ricostruito una croce dopo che l’edificio è stato distrutto dai miliziani dell’Isis.

«All’interno di questa chiesa dove l’Isis ha fatto irruzione distruggendola completamente, dentro i confini della città di Mosul, abbiamo trovato questa croce spezzata che il nostro amico Marwan ha ripristinato mettendo insieme questi due pezzi di metallo», ha dichiarato a Christian Today Jeremy Courtney, co-fondatore e direttore di Preemptive Love Coalition (Plc), un ente di beneficenza che lavora in Iraq.

«Marwan è musulmano. Ma quando è entrato in questa chiesa non riusciva ad accettare il fatto che altri ragazzi, che sostenevano di essere musulmani, avevano fatto irruzione in quel luogo, distruggendo i segni e le icone dei suoi amici e connazionali cristiani», ha aggiunto Courtney.

«E così, il nostro amico Marwan ha rimodellato questa croce per dire… ai suoi vicini cristiani e, a nome dei musulmani: “Siamo con voi. Questa croce appartiene al nostro paese e ai nostri amici”».

Preemptive Love Coalition lavora in Iraq da più di un decennio, e dal 2014 offre aiuto e sostegno a migliaia di persone in fuga dalla violenza.

Negli ultimi mesi, diversi video e immagini testimoniano il ritorno di leader cristiani iracheni nelle loro chiese profanate dai miliziani dell’Isis. Mentre i responsabili religiosi cominciano a tornare nelle proprie città, molti cristiani hanno ancora troppa paura e affermano che non vivranno più in quello che una volta era il cuore del cristianesimo mediorientale.

Nel 2003 c’erano circa 1,5 milioni di cristiani in Iraq, ora si stima che siamo appena intorno ai 200.000.

Immagine: via pixabay.com