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Il Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra

Dal 13 al 17 febbraio si terrà a Londra il Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra. Si tornerà a discutere del controverso tema dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Dopo più di due anni di colloqui interni alla Chiesa d’Inghilterra, i vescovi anglicani hanno dichiarato che non ci sono all’ordine del giorno «proposte» per cambiare l’insegnamento e la prassi della Chiesa secondo cui il matrimonio è esclusivamente tra un uomo e una donna, pur invitando le comunità alla «massima libertà» – considerate le leggi esistenti – e a promuovere «una cultura dell’accoglienza e del sostegno alle persone gay e lesbiche».

Nel pomeriggio di mercoledì 15 febbraio sono previste due ore e mezzo di lavoro in gruppo, dove verranno esplicitate le diverse posizioni sull’argomento.

Gli attivisti LGBT hanno già iniziato a fare lobbying sui membri del Sinodo perché ci sia invece una mozione che provi a fare qualche passo in più verso la formalizzazione dei matrimoni omosessuali.

Gli attivisti LGBT sosterranno dietro le quinte anche la mozione, presentata dal Sinodo diocesano di Blackburn, che chiede ai vescovi di considerare la possibilità di formulare materiale liturgico, simile al battesimo, per persone che hanno cambiato genere. L’idea è nata dopo che il rev. Chris Newlands, vicario di Lancaster Priory, è stato avvicinato da qualcuno che chiedeva di essere «ri-battezzato» nella sua nuova identità. Cerimonie informali hanno già avuto luogo, ma la mozione chiede una liturgia ufficiale della Chiesa per casi del genere.

Il Sinodo affronterà anche altri temi, tra cui: la tutela dell’ambiente e la riduzione delle emissioni di CO2, lo spreco alimentare e il tema del gioco d’azzardo. Le macchinette, facilmente accessibili, sono definite, nella mozione presentata da Clive Scowan, «una forma dannosa di gioco d’azzardo… totalmente priva di qualsiasi utilità sociale», che «causa gravi danni e miseria per migliaia di persone».

Immagine: via istockphoto.com