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Libertà religiosa per tutti

È in corso a Elstal, nei pressi di Berlino, un incontro di formazione su “Diritti umani e libertà religiosa per tutti”, promosso dalla Commissione chiesa e società della Conferenza delle chiese europee (Kek), in partnership con la Federazione battista europea e l’Unione delle chiese evangeliche libere in Germania.

Si tratta del più importante incontro organizzato dalla Kek in Germania che abbia coinvolto le minoritarie chiese battiste in maniera particolare.

Le chiese battiste hanno una storia importante di lotta per la libertà religiosa, non solo per sé, ma anche per persone di altra fede o — tra i primi — per i cosiddetti non credenti. Proprio per questo, spesso hanno sofferto discriminazioni, se non addirittura vere e proprie persecuzioni, nei secoli.

Se il concetto di libertà religiosa è alquanto radicato nei partecipanti al convegno, come accade spesso in contesto religioso, si registra una visione meno chiara e strutturata della cultura dei diritti umani. In altre parole, le chiese sono impegnate su questioni quali accoglienza dei migranti, diritto di asilo e cittadinanza, questioni di genere, dignità della persona umana, lotta alla schiavitù e alla tratta degli esseri umani, ma non sempre hanno ben chiaro il fatto che tutte queste azioni, inquadrate nella testimonianza cristiana, fanno parte di una cultura giuridica e umanistica ben più ampia rispetto alla singola chiesa.

Pertanto si rende necessaria una formazione più specifica sui diritti umani, per rendere più efficace ciò che le chiese già fanno, ma anche per entrare in dialogo e cooperazione con altri nel contesto europeo secolarizzato. A tal fine lavora la Commissione chiesa e società da qualche decennio.

Tra i temi trattati ci sono le questioni legate all’immigrazione, alla condizione carceraria e agli strumenti di cui l’Europa — sia come Consiglio d’Europa sia come Unione Europea — si è dotata per la promozione e difesa dei diritti umani. A tal proposito, molti hanno espresso preoccupazione rispetto alla sfida che il premier britannico David Cameron ha lanciato contro la Corte di Strasburgo, contestando la sua giurisdizione nel Regno Unito.

L’“Europa” di cui si è parlato a Elstal è ben più ampia degli stati facenti parte del Consiglio d’Europa. La Federazione battista europea ha infatti una presenza importante nelle ex repubbliche sovietiche e al convegno c’è una presenza addirittura dal Turkmenistan.

L’incontro, che si concluderà domani, ha ricevuto un importante finanziamento da parte dell’Otto per Mille delle chiese valdesi e metodiste in Italia.

Foto: “ElstalKirche” by Global FishOwn work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons.