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Gli intrecci della Riforma con gli assetti dell’Europa moderna

«Lutero e la formazione dell’Europa» è il titolo di un convegno organizzato dall’università di Roma «Tor Vergata» (macroarea di Lettere Filosofia, aula S. Moscati, edificio A, 1° piano) nella giornata di martedì 10 ottobre con inizio alle 10. Intervengono come relatori Andreea Badea («La Riforma in Europa. Riflessioni sulla delimitazione tra “evento” e “fenomeno”), Gustavo Piga («Formiche e cicale europee»), Lucia Ceci («Le campagne antiprotestanti in Italia negli anni del fascismo»), Pedro Barrajon («La visione luterana dell’uomo e la costruzione di una nuova Europa»), Renata Salvarani («L’elergere della coscienza individuale nella società europea»). Fra i relatori anche Cesare G. De Michelis, che interviene sul tema «I movimenti di riforma in Moscovia».

«Se si guarda all’impatto della Riforma nel XVI secolo, – questo il nucleo centrale del suo intervento – bisogna inserire i contatti della Moscovia con il mondo luterano nel contesto dei movimenti eterodossi della cristianità latino-germanica entrati in contatto con le terre russo-ortodosse. Il vettore principale è stato il movimento husita (dal XV sec.), poi confuso con quello luterano; dalla metà del XVI secolo si moltiplicano i contatti con la Riforma tedesca, e in seguito si registra l’impatto con uomini e tesi del calvinismo, dell’anabattismo, dell’antitrinitarismo (quest’ultimo, soprattutto nelle terre rutene). Il momento di maggior rilievo dell’atteggiamento russo verso i movimenti di riforma della chiesa d’Occidente fu l’ultimo decennio del regno di Ivan IV, prima (1570) nel confronto con Jan Rokyta, poi (1582) in quello con Antonio Possevino, contro il quale dei mercanti inglesi importarono testi della controversistica coeva. La riaffermata alterità dell’Ortodossia nei confronti degli uni e degli altri, con momenti alternati di vicinanza ad entrambi, ha innescato una forma di assimilazione contrastiva delle argomentazioni reciproche (Miljukov)».

I lavori riprendono nel pomeriggio con una tavola rotonda coordinata dal prof. Franco Salvatori sui temi «Il fattore religioso nel processo d’integrazioe europea: il contributo della Chiesa luterana» (Massimiliano Valente) e «La Riforma luterana e il nuovo pensiero geo-cartografico», argomento sul quale discuteranno Alessandro Ricci, Pietro Boria e Annalisa D’Ascenzo.

(per informazioni: letterefilosofia@uniroma2.it)