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Marcella Gay tra insegnamento, militanza ecclesiastica e ecumenismo

La Chiesa valdese ricorda, grata al Signore, Marcella Gay, scomparsa la sera del 4 gennaio a Pinerolo, dove viveva: dopo la perdita di Elsa Balma l’estate scorsa, nata nel 1922, era la decana dei diaconi e delle diacone.

Marcella Gay era, è stata per tutta la vita, un’insegnante: di Lettere ma che guardava soprattutto alla formazione dell’individuo, approccio che è il grande assente da tutte le ultime riforme della scuola. Un’attività, quella dell’insegnamento, che ha svolto per moltissimi anni negli istituti della secondaria superiore di Stato, e poi, dopo la pensione, come diacona della Chiesa valdese, docente al Collegio valdese di Torre Pellice. Da giovane era anche stata staffetta partigiana.

Ma molti sono stati anche gli incarichi che Marcella Gay ha ricoperto nella Chiesa, culminati con l’elezione nella Tavola valdese, che per la prima volta vedeva così una donna nel proprio organico. Marcella Gay è stata anche membro del Comitato di redazione dell’Eco delle valli valdesi – La luce, settimanale con doppia testata (per le Valli del Pinerolese, appunto, e per il resto d’Italia), che è stato il fratello maggiore di Riforma: molte riunioni dei collaboratori locali si tennero in casa sua sulla collina di Pinerolo.

L’altro grande impegno di Marcella Gay è stato nel campo dell’ecumenismo: attiva nel Segretariato attività ecumeniche e presente agli incontri che allora esso organizzava al Passo della Mendola (Tn), è stata assidua negli incontri dei gruppi di coppie e famiglie interconfessionali (gruppi di Milano, Torino, Pinerolo-Valli) che, nel periodo tra gli anni 80 e la prima metà degli anni 90 portarono a redigere il Testo comune per un indirizzo pastorale dei matrimoni tra cattolici e valdesi o metodisti (poi approvato nel 1997 e firmato dalla Tavola valdese e dalla Conferenza episcopale). Marcella, che non si sposò mai, era parte attiva in questi incontri, che vedevano la partecipazione di sacerdoti cattolici, pastori e pastore valdesi, dell’allora vescovo di Pinerolo Pietro Giachetti, oltre a fidanzati e sposi delle due confessioni, perché riteneva un dovere di membro di chiesa, appassionata di ecumenismo, dare il proprio contributo di pensiero (biblico, teologico e pastorale) a un impegno che andava ad appianare le difficoltà concrete di molte famiglie, oggi superate proprio per quel lavoro e per quel Testo.

Anche per questo le nostre chiese la ricordano con affetto.

Il funerale di Marcella Gay si terrà lunedì 8 gennaio, alle ore 11, al tempio valdese di via dei Mille a Pinerolo.