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Emergenza freddo. Esercito della Salvezza e metodisti in prima linea

«Accanto alla povertà che si vede c’è anche una povertà di relazioni, che possiamo superare nell’incontro con gli altri» ha dichiarato all’Agenzia stampa Nev Francesca Danese, responsabile relazioni esterne dell’Esercito della Salvezza (EdS), nel presentare la campagna “Cappuccino in sospeso” lanciata domenica 18 febbraio a Roma. «Il nostro grazie va a tutti quelli e quelle che contribuiranno a donare un po’ di calore umano acquistando un caffè, un cappuccino e lo lasceranno “in sospeso” per un avventore nel bisogno», così Massimo Tursi capo del Comando EdS Italia e Grecia, che prosegue: «La nostra riconoscenza va anche a Fabio Spada, presidente della Federazione italiana pubblici esercizi (FIPE) della Confcommercio Roma, che ci ha permesso di allargare l’offerta accogliendo le nostre tazze solidali anche nei bar storici del centro». Da ieri mattina sono già 90 gli scontrini raccolti per il cappuccino sospeso.

Nella sola capitale l’EdS in un anno ha distribuito 15.000 i pasti. Grazie a diversi progetti EdS – fra cui il banco alimentare, il soccorso invernale, l’accoglienza ai rifugiati, gli interventi delle unità mobili con coperte e medicine – le persone assistite in un anno sono state 57.779.

«Sono in aumento, fra le persone senza fissa dimora, le donne, i giovani e anche uomini in giacca e cravatta che faticano ad arrivare alla fine del mese. Le nostre parole chiave sono rispetto, ascolto e dignità», dice Danese. Ma l’EdS non promuove “solo” i cappuccini sospesi. «Il nostro obiettivo – aggiunge Danese – è liberare le persone dalla povertà», ed illustra anche i progetti Angel Tree, per esaudire i desideri di bambini in famiglie poco abbienti; gli interventi con le prostitute e vittime di tratta; i centri di accoglienza di Atena Lucana in Campania; il laboratorio di Castelvetrano in Sicilia per minori stranieri non accompagnati con la collaborazione di alcune sarte anziane; il Selah Caffè in Piemonte, luogo di incontro e scambio per rimettere insieme una comunità.

Sulla stessa linea, il progetto Breakfast Time Roma, che la chiesa metodista della capitale ha ripreso dall’omonima iniziativa milanese e che verrà avviato domenica prossima, 25 febbraio 2018, e che prevede la distribuzione di 30 colazioni (bevanda calda, un panino, frutta e un dolce) nelle zone limitrofe al tempio di via XX Settembre. «Fra Palazzo Massimo, Teatro dell’Opera, via Nazionale e piazza della Repubblica sono molte le persone senza fissa dimora che desideriamo aiutare. Per ora inizieremo a domeniche alternate, ma speriamo presto di poter fornire questo servizio tutte le domeniche» fa sapere Fabio Perroni, della chiesa metodista di Roma. «È un’iniziativa aperta a tutti, che ci permette di fare la nostra parte insieme a tante realtà religiose e laiche già attive sul territorio». Per partecipare o contribuire scrivere a info@metodistiroma.it.