serbia

Serbia. Una nuova stagione missionaria per i battisti

La presenza delle chiese battiste in Serbia risale alla seconda metà del XIX secolo. Le più antiche congregazioni nacquero a Novi Sad (1875), a Belgrado (1882) e a Backi Petrovac (1897). Gli sforzi missionari battisti si concentravano principalmente nella regione della Vojvodina, a nord del fiume Danubio. La maggior parte delle chiese esistenti nacque tra le due guerre mondiali; l’Unione battista stessa sorse a Backi Petrovac nel 1922.

Con l’avvento del comunismo dopo la II Guerra Mondiale, il lavoro evangelistico subì una violenta battuta di arresto. Dopo la caduta della Jugoslavia e la guerra civile nei primi anni ‘90, i battisti serbi affrontarono la sfida dell’arrivo di migliaia di rifugiati: in quel periodo nacquero diverse nuove chiese. 

Attualmente in Serbia ci sono due Unioni battiste: una a nord del paese balcanico e l’altra a sud. Complessivamente si contano 70 chiese locali e diverse opere missionarie con un totale di quasi duemila membri. Nonostante i piccoli numeri, le poche risorse a disposizione, e i molti ostacoli presenti nella nazione a prevalenza ortodossa, i battisti sono molto dediti al lavoro missionario.

Grazie al sostegno della Federazione battista europea (Ebf) in questi ultimi anni sono nate nuove chiese in Serbia. In particolare va segnalata l’opera iniziata nel 2016 tra i Rom a Uljma, vicino al confine con la Romania. 

Un primo lavoro evangelistico è stato rivolto ai bambini per i quali è stato organizzato un campo estivo. È stata realizzata poi una cena gospel per una quarantina di persone: in molti hanno aperto il cuore alla parola di Dio.

Il lavoro è proseguito nel 2017. Regolarmente ogni domenica si tengono il culto e la scuola domenicale. Il mercoledì sera c’è lo studio biblico e un tempo dedicato alla preghiera di intercessione e per il sostengo al lavoro missionario. 

D’estate è stato organizzato nuovamente un campo per bambini a Uljma, con la collaborazione di un team di battisti provenienti da Londra. L’annuncio del vangelo attraverso la testimonianza personale prosegue e dà i suoi frutti: persone nuove partecipano agli incontri e recentemente sono stati celebrati dei battesimi. «Dio ci ha mostrato la Sua grazia – ha affermato Daniel Trusiewicz, coordinatore delle missioni per l’Ebf – e quando ci guardiamo indietro siamo grati per le Sue molteplici benedizioni».