hallweb

La Chiesa di Scozia fa un passo in avanti verso i matrimoni di coppie dello stesso sesso

Nella sua prima giornata di lavori, l’Assemblea generale della Chiesa di Scozia, in corso a Edimburgo (19-25 maggio), ha compiuto un importante passo verso l’introduzione nel proprio ordinamento di matrimoni di coppie dello stesso sesso.

Con 345 voti favorevoli e 170 contrari è infatti passata una mozione che dà mandato al Comitato legale della chiesa di produrre una bozza che accordi le discipline ecclesiastiche al Marriage Scottish Act che prevede matrimoni gay.

La bozza regolamentare dovrà essere presentata all’Assemblea generale del 2020 e permetterà a quei pastori e a quelle chiese locali che lo ritengano, di procedere alla celebrazione di matrimoni di persone omosessuali.

Particolarmente soddisfatto per l’esito della votazione, che ha raccolto i 2/3 dell’Assemblea, il pastore Bryan Kerr che ha avanzato la mozione: «Sono contento che l’Assemblea abbia compiuto un ulteriore passo avanti in una direzione che ci permettere di dire a tutte le coppie di persone dello stesso sesso che nella chiesa c’è uno spazio per loro».

Il dibattito ha avuto toni rispettosi delle diverse posizioni, con 1/3 dei deputati che hanno votato contro la mozione. Un rapporto tra favorevoli e contrari che rispecchia le decisioni sull’argomento prese negli ultimi anni, come quella che nel 2015 ammetteva la consacrazione di pastori uniti in unioni civili omosessuali.

In Scozia tra le diverse chiese cristiane, la prima ad aver introdotto nel proprio ordinamento i matrimoni di coppie dello stesso sesso è stata, l’anno scorso, la Chiesa episcopale scozzese.