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Portogallo. Concluso il sinodo della Chiesa apostolica evangelica lusitana

Il Sinodo della Chiesa cattolica apostolica evangelica lusitana (anglicana) – membro del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) – si è riunito in Portogallo dal 31 maggio al 2 giugno, con al centro il tema: «Dal battesimo al discepolato, la Chiesa nella missione».

«Il discepolato ci unisce – ha scritto in una lettera inviata al vescovo Josè Jorge de Pina Cabral e ai membri di chiesa lusitani il segretario generale del Cec, Olav Fykse Tveit –: i discepoli non sono chiamati ad essere soli, ma a essere uniti e rispondere insieme». Significativo per Tveit, che la riunione sinodale lusitana si sia tenuta poco dopo la Pentecoste, «proprio in un periodo in cui prestiamo particolare attenzione al dono dello Spirito Santo e al suo potere unificante» e ha proseguito «come possiamo capire dove si muove lo Spirito? Non possiamo pretendere di conoscere la direzione del vento, sbaglieremmo se confidassimo nella nostra conoscenza per comprenderne la meta. Tuttavia, l’esperienza ecumenica ci ha insegnato che possiamo aprire i nostri cuori allo Spirito Santo, ascoltando la Parola di Dio insieme, e imparando gli uni dagli altri. La necessità di vivere il discepolato – ha concluso Tveit – dev’essere assunto dalla Chiesa di Cristo nella diversità delle tradizioni».

Un’affermazione, quella di Tveit, condivisa dal Vescovo diocesano della Chiesa lusitana, Josè Jorge de Pina Cabral e ribadita proprio in occasione del discorso di apertura del Sinodo. «Di fronte a un complessità di sfide su scala mondiale – ha rilevato Cabral –, le chiese, oggi, sono chiamate da Dio ad un’interazione unitaria e a un intervento più concreto ed efficace per risolvere i problemi cogenti del mondo, e a costruire nuovi percorsi per tutta l’umanità».

La chiesa cattolica apostolica evangelica lusitana o chiesa episcopale lusitana (anglicana) è nata nel 1880 in Portogallo ed è membro del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) e del Consiglio portoghese delle chiese cristiane (evangelici e cattolici), ha 16 luoghi di culto divisi in due Arcidiaconati e conta circa 5000 fedeli.