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Una chiesa gonfiabile sulle spiagge tedesche

Il generatore elettrico e la pompa fanno un po’ di rumore, in dieci minuti i dipinti si spiegano e si stendono per rivelare una chiesa. La sua superficie e quattro metri per sei. Il campanile sale fino a sei metri. Sulla tela è stampato un motivo di mattoni rossi. Alla fine del campanile, c’è una croce. Siamo sulla spiaggia, a Sankt-Peter-Ording, sul Mare del Nord in Germania.

I turisti si avvicinano e si chiedono: «Ma che cos’è? È una chiesa? È divertente!» E entrano, in pantaloncini e maglietta. Un turista entra con il suo cane. «È così che dovrebbe fare la Chiesa: andare dalla gente!» esclama un passante entusiasta. Per dieci anni il pastore Carsten Hokema ha viaggiato con la sua chiesa gonfiabile sulle spiagge del nord della Germania.

Nel 2008, il pastore di 46 anni ha fondato il suo progetto “Ewigkite”: un gioco di parole tra l’Ewigkeit tedesco che significa eternità e la parola inglese kite, aquilone. Questo perché il pastore è appassionato di kitesurfing, lo sport con tavola e aquilone appunto, che si pratica in mare e che tanto sta spopolando in questi anni. Proprio nei raduni internazionali degli appassionati di questa disciplina, nei ventosi mari del nord Europa, il pastore è solito montare la chiesa e attirare quindi curiosi da ogni angolo del globo.

Tra un quarto e la metà di chi si avvicina non entrava in chiesa da molto tempo. Ma una chiesa gonfiabile è diversa, così la curiosità vince e fa segnare un primo punto a Hokema.

Carsten Hokema è un pastore battista. È impiegato dall’Associazione delle Chiese Libere come pastore e docente nel servizio missionario per la Germania del Nord e può dedicare ogni anno quattro settimane del suo tempo di lavoro a questo progetto.
La creazione dell’opera è merito di un amico del pastore, di mestiere designer, che ha studiato materiali e struttura. E’ facile da montare, si trasporta in due scatole di alluminio. Viene stesa come una tenda da montare, si uniscono la navata col campanile, si collega ai macchinari e si inizia il gonfiaggio. Un sabato di dieci anni fa il primo culto, alla presenza di dieci persone, sulla spiaggia dell’isola di Fanø, in Danimarca.

Il pubblico è variegato. Un meccanico, un avvocato, un ufficiale di polizia. Sono tra i vent’anni e l’età della pensione. Uomini e donne. Ci sono anche adolescenti che vedono su internet la notizia e vengono a curiosare.

Un’originale idea di evangelizzazione estiva.