namirembe-cathedral-1024x563

I vescovi anglicani dell’Uganda boicotteranno la Lambeth Conference 2020

L’arcivescovo di Uganda, Stanley Ntagali, che guida una delle chiese più conservatrici della Comunione anglicana, la scorsa settimana ha confermato che i vescovi dell’Uganda non parteciperanno alla Lambeth Conference di Londra – incontro a scadenza decennale che riunisce i rappresentanti della Comunione mondiale anglicana – programmata nel 2020.

La notizia è stata data la scorsa settimana mentre era in corso a Gerusalemme la Global Anglican Future Conference (GafCon) – rete costituitasi nel 2008 che riunisce i vescovi anglicani dell’area conservatrice – a cui hanno partecipato oltre 300 persone, 70 dei quali vescovi.

Mentre l’arcivescovo anglicano di Gerusalemme Suheil Dawani sottolineava l’urgente necessità di una riconciliazione tra gli anglicani (https://riforma.it/it/articolo/2018/06/22/larcivescovo-di-gerusalemme-dawani-chiede-lunita-tra-gli-anglicani), Ntgali tuonava: «Poiché le cose non sono cambiate, non andremo a Lambeth 2020», protestando contro le decisioni relative ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. «A meno che l’ordine divino non venga ripristinato all’interno della Comunione anglicana, non parteciperemo ad altri incontri organizzati da Canterbury».

Negli anni, la rete GafCon – che afferma di voler ridefinire le tradizionali autorità anglicane della Chiesa d’Inghilterra e dell’arcivescovo di Canterbury – ha sostenuto quelle chiese che nei diversi paesi si sono contrapposte alla Chiesa anglicana ufficiale, come ad esempio la Chiesa anglicana in Nord America, la Missione anglicana in Inghilterra e la Nuova chiesa anglicana in Brasile.

In un discorso programmatico l’arcivescovo di Tutta la Nigeria, Nicholas Okoh, ha dichiarato: «Non accettiamo che l’ufficio dell’Arcivescovo di Canterbury definisca l’identità e l’appartenenza anglicana. Canterbury occupa una posizione privilegiata nella diffusione del Vangelo in tutto il mondo», ma – specifica Okoh – non dovrebbe «distorcere il Vangelo», eliminando o tacendo quei testi che possono offendere la sensibilità di qualcuno, poiché «il Vangelo senza offesa è un vangelo vuoto».

In particolare, l’arcivescovo nigeriano ha criticato l’impegno di Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e primate della Comunione anglicana, di «camminare insieme», promosso ad un incontro dello scorso anno a cui sia Ntagali che Okoh si rifiutarono di partecipare.

«Se camminiamo insieme a coloro che negano la fede ortodossa nelle parole o nelle azioni, affermiamo che l’ortodossia è facoltativa», ha affermato Okoh.

Criticando l’Occidente e la Chiesa d’Inghilterra ufficiale, ha aggiunto: «Tragicamente, il Vangelo si è perso nelle nazioni dell’Occidente perché le chiese hanno smarrito l’essenza del Vangelo».