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In mostra il Cantico dei Cantici

A Lucca si è aperta la mostra di Elio De Luca “Amore, Cantico dei cantici” che sarà visitabile fino al 14 ottobre presso il Museo di Arte Contemporanea Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art , all’interno di Palazzo Boccella.

L’artista nasce in provincia di Cosenza e svolge gli studi artistici a Prato, dove tiene la sua prima mostra personale nel 1972; da oltre 40 anni è attivo nel panorama artistico nazionale. Il tema che questa volta ha preso in analisi è il Cantico dei Cantici, uno dei libri della Bibbia ebraica e cristiana dal contenuto tra i più originali: parla, infatti, esclusivamente d’amore. Un libro piccolo ma che ha ispirato molta letteratura e molte interpretazioni compresa quella più naturalistica che ha anche portato alla proposta di escluderla dai canoni biblici; interpretazione sempre osteggiata, anche da Calvino che bandisce da Ginevra Sébastien Castellion per aver dato questa lettura.

Le opere della mostra propongono grandi campiture dorate che fanno da sfondo a figure semplici e precise nei tratti; raffigurazioni quasi iconiche di momenti scelti dall’artista, rappresentazioni emotive, romantiche, evidentemente frutto di un’intensa immersione nella lettura del testo.

Sul motivo che ha spinto l’artista a scegliere questo tema parla l’artista:

«Conoscevo il Cantico dei Cantici ma non l’avevo mai davvero preso in considerazione perché non lo conoscevo approfonditamente. Stavo facendo delle ricerche per affrontare un altro soggetto, sempre su tema biblico, e confrontandomi per questo scopo mi sono imbattuto in questo meraviglioso testo, ho cominciato a leggerlo e ho cambiato mostra. È considerato uno dei più belli all’interno della Bibbia , ed effettivamente io sono d’accordo. Mi ha coinvolto come un suono, come una musica che ti trasporta. La cosa meravigliosa è che più si legge più si scoprono cose nuove».

Date queste impressioni così forti come è riuscito a trasporre l’esperienza in linguaggio pittorico?

«La mia attività artistica da sempre ha affrontato tematiche importanti. Io vado avanti per cicli pittorici: in passato ho affrontato quello dell’infanzia, quello del tempo, quello dell’esistenza terrena e quello della pietà umana. Anche in questo caso il tema è diventato un ciclo, leggendo il testo di partenza ripetutamente e lasciandomi ispirare ogni volta. Ho cominciato così a disegnare e a tirare fuori le figure che ho ritenuto giuste per la mostra.

Per rendere queste opere più vicine a una dimensione spirituale, ho ritenuto giusto usare la foglia d’oro, come facevano gli artisti del 200 e 300, per avvicinarmi a una dimensione più divina. Viene descritto l’amore nella sua completezza, ma colpisce in particolare la descrizione della passione di questi due giovani che io ho visto , immaginato e dipinto come effettivamente il cantico ci lascia scritto. È molto esplicita la realtà di queste due persone che si amano, si descrivono e si dicono parole d’amore splendide; parole che ti trasportano e ti trasformano, almeno a me è successo così. È una mostra un po’ diversa dal solito proprio perché la storia, le figure, la sensibilità di questi soggetti è particolare».

Foto: Elio De Luca, “Amore, Cantico dei Cantici”