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Sradicare in 4 anni la schiavitù minorile in tre nazioni africane

In occasione della Giornata internazionale dell’abolizione della schiavitù, svoltasi ieri 2 dicembre, è stato lanciato il programma UK Aid Connect, che ha l’ambizioso obiettivo di salvare nell’arco di quattro anni oltre 12.000 bambini ridotti in schiavitù in Etiopia, nella Repubblica Centrafricana e nella Repubblica Democratica del Congo. Il programma è finanziato dal Dipartimento per lo sviluppo internazionale (DFID) e supervisionato dall’agenzia di aiuti internazionali World Vision UK. Oltre a prevedere la collaborazione con le Organizzazioni non governative locali, UK Aid Connect sarà realizzato insieme ad altri soggetti locali e alle forze dell’ordine. In particolare World Vision UK collaborerà con War Child UK, con la Thomson Reuters Foundation e la Columbia University.

All’interno del programma ci sarà un piano di tutoraggio, gestito da avvocati e responsabili politici locali, volto a consegnare i colpevoli alla giustizia, mentre un piano di reinserimento offrirà sostegno ai bambini sottratti al lavoro minorile.

Penny Mordaunt, Segretario di Stato per lo sviluppo internazionale, ha definito una «tragedia globale» l’esistenza ancora oggi di oltre 40 milioni di vittime della schiavitù nel mondo.

«Collaborando con World Vision e War Child, il Regno Unito sta dando priorità alla protezione dei bambini dalle peggiori forme di lavoro minorile e dalla tratta di esseri umani», ha affermato.

«Attraverso il programma UK Aid Connect stiamo aiutando le imprese a sradicare il lavoro minorile dalle catene di approvvigionamento, educando i bambini sui rischi spesso nascosti della tratta e fornendo una piattaforma per far conoscere le loro esperienze. Il lavoro minorile e il traffico di esseri umani sono una macchia vergognosa sulla nostra coscienza globale e, insieme, dobbiamo eliminarlo definitivamente».

Tim Pilkington, direttore esecutivo di World Vision UK, ha detto che molte vittime minorenni sono state costrette a partecipare a un conflitto armato, cadono nella rete della prostituzione o della pornografia, sono trafficate o costrette a lavorare per lunghe ore in condizioni pericolose. Il lavoro forzato deruba milioni di bambini della loro infanzia in tutto il mondo», ha detto. «Questo programma avrà un impatto globale, dando di nuovo a innumerevoli bambini violati fisicamente, emotivamente e psicologicamente la speranza di una vera infanzia. Dobbiamo amplificare le loro voci e permettere loro di chiedere il cambiamento di cui hanno bisogno».

Foto di Julien Harneis – Flickr: Mining in Kailo, CC BY-SA 2.0