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L’economia degli stranieri in Italia «in e out»

Domani tutto il mondo celebrerà con diverse attività i diritti dei migranti. Nel 2000, infatti, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite decise di proclamare il 18 dicembre come data ufficiale per la Giornata internazionale per i diritti dei migranti. Proprio in quel giorno, dieci anni prima, venne approvata dalle Nazioni Unite la Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie. A spingere in tal senso le Nazioni Unite fu un tragico fatto avvenuto nel 1972. Un camion (con un presunto carico di macchine per cucire) ebbe un incidente sotto il tunnel del Monte Bianco, 28 lavoratori (tutti originari del Mali) persero la vita nascosti per raggiungere la Francia nella ricerca di migliori condizioni di vita.

Nel 1979 l’Assemblea Generale dell’Onu istituì, dunque, un gruppo di lavoro con il compito di redigere una apposita Convenzione che potesse contemperare sia le posizioni dei Paesi di provenienza dei flussi migratori sia quelle dei Paesi destinatari.

La Convenzione per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie vide la luce il 18 dicembre 1990 ed entrò in vigore nel 2003 al raggiungimento del numero minimo di ratifiche previsto. Oggi sono 51 e la quasi totalità di  queste, dei Paesi di provenienza dei flussi migratori.

L’Italia non ha ratificato la Convenzione e così il resto dei Paesi europei. Nel 2010, in occasione del 20° anniversario dall’adozione della Convenzione, è stata lanciata dalle Nazioni Unite una Campagna globale per promuoverne la ratifica. La Convenzione composta da 93 articoli riconosce «la specifica situazione di vulnerabilità dei lavoratori migranti e promuove condizioni di lavoro e di vita dignitose e legittime. Fornisce una guida per l’elaborazione di politiche nazionali in materia di migrazione basate sul rispetto dei diritti umani e propone una serie di disposizioni per combattere gli abusi e lo sfruttamento dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie nel corso del processo migratorio».

Anche Torino celebrerà domani la Giornata internazionale per i diritti dei migranti con un incontro dal titolo «Dall’economia degli stranieri in Italia: in e out», dalle 9, presso il Circolo dei Lettori , in Via Bogino, 9. 

Nella giornata saranno poste alcune questioni dirimenti: le migrazioni sono ancora uno strumento di mobilità sociale? Le società europee, e quella italiana, permettono una reale integrazione dei migranti nel tessuto economico e produttivo? Qual è il contributo della diaspora all’economia italiana e alle rimesse mondiali? Quali lavori sparirebbero senza migranti? Domande alle quali si cercherà di dare delle risposte grazie alla partecipazione di rappresentanti istituzionali (Assessorato alle pari opportunità delle Rgione Piemonte), sindacalisti, ricercatori universitari, formatori e mediatori culturali, esponenti del mondo dell’associazionismo e rappresentanti di fonazioni culturali: Monica Cerutti, Suad Omar, Maria Peano, Elena Ferro, Aboutabick Mahmoud, Laatiris Mimouna, Davide Rigallo, Enrico Di pasquale, Berthin Nzonza, Souleymane Coly. L’incontro sarà moderato dal giornalista di Riforma.it – Agenzia stampa Nev, Gian Mario Gillio.