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Anche Human Rights Watch chiede il rilascio del pastore Wang Yi

Human Rights Watch afferma che le autorità cinesi dovrebbero «rilasciare immediatamente» il pastore detenuto Wang Yi e gli oltre 100 membri della Early Rain Covenant Church, famosa chiesa protestante non registrata, arrestati il 9 e il 10 dicembre scorso nella città sud-occidentale di Chengdu.

Alcuni membri della chiesa che sono stati rilasciati hanno accusato le autorità di maltrattamenti. Un uomo ha dichiarato di essere stato legato a una sedia e di non aver avuto acqua e cibo per 24 ore.

Oltre a detenere il pastore e i membri della chiesa, le autorità cinesi avrebbero saccheggiato gli uffici della chiesa, la scuola materna, il seminario e la scuola biblica. Inoltre i membri della Chiesa, secondo quanto ricostruito dall’Organizzazione non governativa internazionale, sarebbero stati costretti a firmare una dichiarazione con la quale si impegnano a non frequentare più i culti e a non mandare più i loro figli nelle scuole cristiane. Le autorità hanno chiuso anche l’account della chiesa sulla piattaforma WeChat.

Human Rights Watch ha invitato le autorità cinesi a rilasciare coloro che sono ancora in custodia e a consentire la ripresa delle attività della chiesa.

«L’arresto dei membri della chiesa protestante a Chengdu incarna l’attacco implacabile del governo di Xi Jinping alla libertà religiosa in Cina», ha affermato Yaqiu Wang, ricercatore cinese presso Human Rights Watch.

Il pastore Wang Yi ha più volte criticato aspramente il governo cinese e due giorni prima del suo arresto ha pubblicato un saggio in cui esortava i cristiani a usare la «disobbedienza non-violenta» per resistere alle ingerenze dello Stato nella chiesa.

La Commissione degli Stati Uniti sulla libertà religiosa internazionale (USCIRF) ha dichiarato di essere «estremamente preoccupata» per le detenzioni verificatesi e ha chiesto l’immediata liberazione del pastore Wang e dei membri della chiesa.

«Queste azioni, che si aggiungono alla repressione sistematica e continuata dei musulmani uiguri, dei buddisti tibetani e dei praticanti del Falun Gong, perpetuano un modello di violazioni crescenti della libertà religiosa e di altri diritti umani sotto il presidente Xi Jinping», si legge in una dichiarazione.