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L’ecumenismo disegnato che si rinnova a Angoulême

Torna, dal 24 al 27 gennaio l’appuntamento con il Festival internazionale del fumetto di Angoulême (in Francia), un grande evento dedicato alla fantasia e alla letteratura disegnata che quest’anno vedrà, tra gli altri temi, gli 80 anni di Batman e un grande omaggio a Milo Manara che, dopo Hugo Pratt, è  il più famoso autore italiano di fumetti nel mondo.

E come ogni anno, accanto alla grande rassegna di bande dessinée (come i francesi chiamano i fumetti) grazie a un ecumenismo «disegnato», cattolici e protestanti organizzano il Festival del fumetto cristiano. Come sempre, il tempio della Chiesa protestante unita di Francia sarà uno dei poli dell’evento (insieme alla chiesa cattolica di Saint-Martial) con una mostra dedicata a due albi di Pierre Alary («Mon traître» e «Retour à Killybegs») ambientati durante il conflitto nord-irlandese. 

Appuntamento irrinunciabile, la sera di venerdì 25, la «predicazione disegnata» da parte del pastore Jean-Pierre Molina. A chiudere la rassegna, come di consueto la messa del Festival nella cattedrale di Angoulême (sabato 26 alle 19) e il culto del Festival nella chiesa evangelica (domenica 27 alle 10,30).

Il premio 2019 del fumetto cristiano di Angoulême sarà assegnato a «Scandale à Jérusalem» di Coolus, mentre il premio della giuria ecumenica andrà a «Carolina» di Pinheiro e Barbosa.

Ecco gli articoli relativi all’edizione 2018 e 2017